ANC Segrate

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domenica 29 giugno 2014

sequestro di droga a Segrate


stazione CC Segrate

Venerdì 27 giugno alle 16 i Carabinieri di Segrate hanno sequestrato due Kg di hashish, in un'operazione congiunta con la Polizia di Sesto San Giovanni.
Per sfuggire all’arresto, lo spacciatore è salito fino al quinto piano di una palazzina di via Nenni 9, nel quartiere di Rovagnasco di Segrate, e ha offerto soldi a un condomino che gli aveva aperto la porta, chiedendo di essere nascosto da alcune persone che lo inseguivano per aggredirlo.
È finito in prigione con l’accusa di spaccio di droga, M.I., 29enne di Carugate, che era stato intercettato mentre consegnava ben due chili di hascisc a un suo compratore. Il giovane, disoccupato e incensurato, si era messo in attività con un 38enne di Segrate, G.A., con diversi precedenti. .
Quando i carabinieri sono entrati in azione, G.A. si è subito arreso, mentre il giovane ciclista se l’è data a gambe nascondendosi nella palazzina.

Ai due sono stati sequestrati due panetti di hascisc da un chilo ciascuno. In casa di M.I, a Carugate, la polizia ha scoperto cinquemila euro. I due sono stati arrestati e attenderanno in carcere la condanna per spaccio di stupefacenti.

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rapporto: record di sequestri di droghe leggere, in calo cocaina ed eroina

Gli investigatori: «Business per cosche calabresi e albanesi ». Le ‘ndrine stanno trasformando zone rurali della Calabria in piantagioni di «erba»

In Lombardia, nel 2013, sono stati sequestrati quasi 2.500 chili di marijuana (oltre 15 volte in più rispetto a 10 anni fa), quasi tutti nel triangolo tra Milano, la Brianza, Como e Bergamo.

Sempre nel 2013, in Lombardia sono quasi dimezzati i sequestri di cocaina (626 chili intercettati), eroina (151) e hashish (3.542). Dati che non sono sufficienti per indicare cambiamenti e prospettive nell’economia criminale. Il quadro della marijuana è invece coerente (in costante e massiccio aumento) su una scala di dieci anni. Ed è probabilmente il risultato delle strategie dei gruppi del narcotraffico legati sia alla ‘ndrangheta, sia ai clan albanesi.
La relazione della Dcsa conferma infine che Milano e la Lombardia restano un mercato aperto, un territorio nel quale tutte le organizzazioni internazionali (se ne hanno la forza e l’interesse) possono lavorare, al contrario di quel che accade nelle Regioni del Sud. Dice la relazione: «Gli stranieri risultati coinvolti nel narcotraffico sono stati 2.428 e corrispondono al 20,85 di tutti gli stranieri segnalati a livello nazionale; dato significativo è che, in Lombardia, gli stranieri sono il 50,55 per cento dei denunciati, a fronte del 34,58 per cento della media nazionale». Nazionalità prevalenti: marocchina, tunisina, e albanese.

articolo completo di Gianni Santucci su corriere.it  






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