ANC Segrate

Associazione Nazionale Carabinieri
sezione di Segrate (MI)
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venerdì 24 ottobre 2014

i nuovi ladri di biciclette


I nuovi "ladri di biciclette" saccheggiano negozi di articoli di lusso, tanto che in appena tre colpi, avevano fatto un bottino di 230mila euro. Salvo seminare labili tracce che hanno consentito ai carabinieri di sgominare una banda ucraino-romena. Scoprendo poi come i ladri, tra una bici e l'altra, non disdegnassero abitazioni e profumerie ...
Il primo colpo in aprile quando, usando un autocarro come ariete, i banditi sfondano la vetrina di un negozio specializzato in bici da corsa. Nelle immagini delle telecamere si vedono poi tre soggetti mascherati balzare dentro e con un rapido passamano far sparire una decine di bici. Bottino 80mila euro. Una buona bici da corsa infatti arriva tranquillamente a 10mila euro, tanto che, come è successo lungo la Martesana, batterie di rapinatori pistola alla mano, fermano i cicloamatori per derubarli della loro preziosa bici.

cap. Pignatelli

I carabinieri di Sesto San Giovanni, guidati dal capitano Salvatore Pignatelli, raccolgono i primi indizi e focalizzano la loro attenzione su un gruppo di ucraini e romeni. Tra pedinamenti e intercettazioni, decifrano il loro modus operandi: i capi mandano avanti le loro donne per i sopralluoghi, poi ingaggiano la mano d'opera, rubano l'autocarro da usare come ariete e quindi partono all'assalto. In questo modo consumano altri due colpi a Cattolica, 100mila euro, e a Paderno, altri 50mila.
Ormai però gli investigatori hanno capito con chi hanno a che fare prima, con vari espedienti, mandano a vuoto una decina di colpi poi il 4 luglio tendono una trappola in via Teodosio a Milano e arrestano tre romeni. Quindi individuano nel pavese il capannone dove è stipata la refurtiva: le bici ultratecnologiche, ma anche bancali di altra merce, soprattutto costosi profumi griffati.
Ma a questo punto è ora di chiudere il cerchio sui capi dell'organizzazione. E l'altro giorno scattano le manette per i tre capi: due ucraini di 32 e 39 anni e un romeno di 37, residenti a Milano. Se la cavano con la denuncia le loro donne, quattro in tutto, incaricate della ricognizione prima dei colpi. Una verifica sul materiale trovato nel famoso capannone pavese, consente di scoprire come oltre ai negozi, di bici o profumi, nel mirino dell'organizzazione fossero finiti anche appartamenti di pregio, come quelli svaligiati in pieno centro il 19 e 20 maggio.

fonte: ilgiornale.it


martedì 21 ottobre 2014

occhio alla truffa

Vincenzo Panza


Sabato 25 ottobre, alle ore 16.30, presso il centro civico Verdi di via XXV Aprile a Segrate, si terrà un incontro intitolato "Occho alla Truffa"

Il relatore sarà il dottor Vincenzo Panza, nostro collega e già presidente della sezione ANC di Brugherio.





lunedì 20 ottobre 2014

lutto per il maresciallo emerito

il mar. Cau tra amici di ANC Gorgonzola

Esprimiamo profondo cordoglio per la morte del maresciallo emerito Francesco Cau, che ha operato a lungo nella nostra zona. Il funerale verrà celebrato oggi a Gessate.

Nato 87 anni fa in 
provincia di Nuoro (come il famoso ufficiale dei Carabinieri Lussorio Cau, medaglia d'oro al v.m.), ha dedicato tutta la sua vita lavorativa all'Arma. 

Negli anni '60 ha operato dalla stazione di Desio partecipando a operazioni importanti in un'epoca caratterizzata da omicidi, rapine ed estorsioni, dall'eversione legata alle frange estreme degli attivisti politici.  Con il suo impegno e un ottimo fiuto nelle indagini, riuscì a fare arrestare molti criminali.
Dal 1971 al 1985 è stato il comandante 
della stazione di Gorgonzola (al centro nella fotografia sopra);  da tutti i colleghi viene ricordato come persona riservata ma di grande generosità. Tra le sue ultime imprese, le indagini che hanno portato all'arresto dei cinque componenti della "banda Sgaramella", che avevano assassinato diversi tossicodipendenti nella zona della Martesana per cercare di controllare il mercato dello spaccio di stupefacenti.


 

martedì 7 ottobre 2014

brillante indagine fuori servizio

soprattutto moto Ducati e Yamaha


Una brillante indagine condotta da giovani carabinieri di Segrate sacrificando per mesi il loro tempo libero.

dal "Corriere della Sera":

Sgominata  banda di malviventi. Rispondevano ad annunci via Internet e rubavano le moto di grossa cilindrata in vendita

Un blitz nella notte, a Milano e provincia, dei carabinieri di San Donato Milanese e Segrate ha smantellato una banda di cinque pregiudicati coinvolti in rapine, furti e truffe finalizzate all'impossessamento di moto di grossa cilindrata. Altre 10 persone sono state denunciate in stato di libertà.
La banda operava tramite Internet: rispondeva agli annunci di motociclisti in buona fede, presentandosi agli incontri per visionare le moto, possibilmente nei garage dei venditori.
La sottrazione del mezzo avveniva in tre diversi modi: chiedendo di poter testare il mezzo e fuggendo una volta in sella; compiendo, nel periodo immediatamente successivo alla trattativa di vendita, il furto all'interno del garage; mediante truffa, ovvero veniva consegnato a pagamento della moto un assegno di provenienza illecita.

Tutti gli arrestati sono accusati di rapina, furto, truffa e ricettazione. Le indagini hanno permesso finora di accertare 68 colpi messi a segno ai danni di proprietari di moto di grossa cilindrata a partire dal 2006.  La banda, in cui c'era anche un meccanico, prediligeva gli ultimi modelli di Yamaha e Ducati che a volte rubava su commissione mentre in altri casi le moto venivano smontate e rivendute a pezzi. I carabinieri, infatti, hanno scoperto migliaia di pezzi di ricambio di probabile provenienza illecita in un magazzino nei pressi di Mel, in provincia di Belluno, in cui il gruppo conservava il materiale rubato. 

    25 giugno 2008


Alessandro Bassi

venerdì 3 ottobre 2014

sulle strade di Piacenza

appunt. Luca di Pietra
"I caduti devono essere il faro, l’esempio, l’ispirazione, ma anche il rispetto, quello che ci lega tutti alla stessa missione. Quando qualcuno ci lascia il vuoto è enorme, quando una divisa muore nell’adempimento del dovere chi rimane difficilmente riesce a sperare che si farà di tutto per capire il perché, per evitare o risparmiare un’altra vita, un’altra divisa."    Michele Rinelli
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Tutti sull'attenti per l'addio a Luca. «Il vostro papà è un eroe. Siate fieri di lui»

"Nei secoli fedele" è il motto dell'Arma dei Carabinieri e Luca, fedele al giuramento di servire lo Stato lo è stato fino all'ultimo, fino a quella tragica mattinata in cui ha perso la vita schiantandosi con la sua Fiat Bravo di servizio contro un autocarro durante un inseguimento di un'Audi rubata a Castelsangiovanni. Nell'impatto è rimasto gravemente ferito anche un suo collega, l'appuntato scelto Massimo Banci.
Dopo tanti anni alla stazione di Rivergaro, Luca da pochi giorni aveva coronato il sogno di indossare gli stivali del Nucleo Radiomobile di Piacenza. Era entusiasta e felice per quella nuova esperienza che avrebbe affrontato come sempre con dedizione e professionalità. E invece il destino ha voluto altro: "Luca ha dato la vita e ha vinto la morte donando un esempio che dovrà rimanere per sempre nei cuori di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo e conoscerlo" dice un sacerdote durante le esequie che si sono tenute nella chiesa di Vigolzone nel pomeriggio del 2 ottobre.

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