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25 gennaio 2018, ore 6:59
Deragliamento di treno di pendolari a Pioltello. Tre donne morte, alcuni feriti gravi e decine di feriti lievi. Il treno era partito da Cremona alle 5:32 e i vagoni erano pieni di pendolari che si recavano a Milano.
alle 7:10 era ancora buio |
Mancavano le vie di accesso?
Come visibile nella fotografia sopra e in vari filmati, PURTROPPO, il treno si è fermato in una zona industriale nel comune di Pioltello, quasi al confine con il comune di Segrate. Le ambulanze e i mezzi Vigili del Fuoco giunti subito in zona, secondo i loro navigatori satellitari non avevano alcuna via di accesso ai binari e vagavano a sirene spiegate nel traffico intenso dell'ora di punta.Dopo aver perso minuti preziosi, i VV.FF hanno finalmente forzato l'apertura della recinzione del campo agricolo sperimentale dell' Associazione Le Vele Onlus e quindi abbattere tre metri di recinzione in cemento sopra la massicciata ferroviaria.
Nella fotografia sotto, i soccorritori si precipitano verso il varco di 3 metri appena aperto dai pompieri nella recinzione della ferrovia:
soccorritori verso il varco appena aperto |
Per i primi 40 minuti seguenti, le barelle con i feriti han dovuto transitare su due scale a pioli dei pompieri e su 80 metri di prato fangoso prima di essere caricati sugli elicotteri o sulle ambulanze.
I passeggeri e i feriti meno gravi, invece, sono stati evacuati lungo la S.P. Rivoltana fino a una scuola in Via Molise a Limito di Pioltello e al Palasport di Segrate. La Protezione Civile si è occupata solo di questa seconda fase dei soccorsi.
Gli uomini di ANC Segrate, che si trovavano già in zona, hanno prestato i primi soccorsi e hanno chiamato altri colleghi come rinforzi.
Presente da subito il commissario Michele La Porta della Polizia Locale di Segrate.
Subito dopo sono giunti i comandanti delle compagnie dell'Arma di Cassano d'Adda, capitano Giuseppe Verde, e di San Donato, capitano Antonio Ruotolo, nonché il maresciallo maggiore Pietro Fasano della Tenenza di Pioltello e il luogotenente Luigi Ricciardi di Segrate.
Dopo i primi minuti dal deragliamento, nessuno ha perso la calma neppure tra i sopravvissuti, i soccorsi sono avvenuti con professionalità e senza scene di panico.
Il questore di Milano è giunto in elicottero e ha subito avviato le indagini con i dirigenti Polfer per capire le cause del disastro ferroviario. Dalle prime indiscrezioni pari si tratti di un cedimento strutturale di un pezzetto di binario 2 Km a Est del punto del deragliamento. Il terzo vagone di un convoglio di quattro ha deragliato e sbattuto contro un palo metallico, mettendosi poi di traverso.
Alle ore 10:50 è giunto sul posto anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
Sotto, i passeggeri appena scesi dal treno, numerosi i feriti leggeri e le persone in stato di choc:
Sotto, i primi rilievi sui binari da parte della Polizia Scientifica :
Alcuni filmati:
Uomini di ANC Segrate nel punto di evacuazione:
con il comm. La Porta |
con un car.sc. di Segrate |
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per le norme AREU della Regione Lombardia i conducenti di ambulanze DEVONO utilizzare il navigatore satellitare :-(
RispondiEliminasi invitano cortesemente tutti i passeggeri presenti sul treno n. 10452 al momento del sinistro ferroviario del 25 gennaio a prendere contatti con la sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Milano scrivendo alla e-mail: maurizio.ghezzi@giustizia.it oppure chiamando il numero di telefono 02.88456893 (Centrale Operativa Polizia Locale di Milano) lasciando i propri recapiti in modo da essere contattati
RispondiEliminaNelle fotografie e nei filmati si vedono ben poche giacche gialle della P.C. ...
RispondiElimina5 marzo 2019 - Il disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018, in cui morirono 3 persone e 50 rimasero ferite, è stato causato dallo "spezzone di rotaia" che "si è fratturato" per "un danneggiamento ciclico irreversibile generato da condizioni di insufficiente manutenzione". E "l'assenza dei controlli US (ultrasonori)" non ha consentito di monitorare la "progressione irreversibile del danneggiamento del giunto", con "ritardi" nella "sostituzione". Così i consulenti dei pm nella relazione finale.
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