ANC Segrate

Associazione Nazionale Carabinieri
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lunedì 8 aprile 2024

la droga uccide anche gli innocenti

mar. Francesco Pastore e app. Francesco Ferraro

Il capo-pattuglia, mar. Francesco Pastore aveva 25 anni, l'app. Francesco Ferraro avrebbe compiuto 27 anni il prossimo agosto.

Erano impegnati in attività di controllo del territorio sulle strade tra Eboli e Campagna (SA) quando l'automobile di servizio è stata centrata ad alta velocità da un Range Rover, che ha colpito la gazzella con la parte anteriore destra, sfondando tutto il laterale destro: per i due non c'è stato nulla da fare. Il terzo carabiniere - che era alla guida - è il 29enne
mar. Paolo Volpe; ha riportato diverse fratture ed è stato ricoverato in ospedale.


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Al minuto 2:27 del filmato: "ho finito il mio turno ma resto con voi ... perché dobbiamo essere presenti".

Al minuto 2:50 - "quando muore un Carabiniere hai sempre l'impressione che muoia un italiano superiore alla media ... il senso del dovere è insito, introiettato nella figura del Carabiniere".

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La 31enne alla guida del Range Rover che ha investito la Punto di pattuglia, Nancy Liliano, è risultata positiva ad alcol e cocaina. Era già nota da diversi anni ai Carabinieri della zona, aveva diversi precedenti ed era tornata in libertà nel 2020 dopo una condanna a 3 anni per traffico di droga tra la Calabria e la Campania.

N.L. - sopravvissuta ma probabilmente con una vita rovinata per sempre

Negli ultimi anni una parte consistente delle morti causate dalle droghe sono dovute a una combinazione di cocaina e alcol.
L’uso combinato di cocaina e l’alcol provoca la formazione di un metabolita, prodotto dal fegato: il cocaetilene, una sostanza tossica per il fegato e, anche più della cocaina, tossica per i cuore, aumentando notevolmente il rischio di morte improvvisa rispetto alla sola assunzione di cocaina.
Il cocaetilene determina un’azione euforizzante più forte rispetto alla sola cocaina,
conducendo il consumatore ad assumere atteggiamenti aggressivi, prevaricatori e violenti che presentano conti salati in termini di diminuita capacità lavorativa, incidenti stradali, rottura di relazioni sociali e affettive, ecc.

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giovedì 22 febbraio 2024

Vittorio Iacovacci MOVM


22 febbraio 2024. Oggi cade il terzo anniversario della morte in combattimento del carabiniere scelto Vittorio Iacovacci mentre tentava di mettere in salvo l'ambasciatore Luca Attanasio durante una missione nella Repubblica Democratica del Congo.

Tutti i colleghi che lo avevano conosciuto ne parlano come di un uomo con uno splendido carattere, umile e sempre disponibile ad aiutare gli altri.

Aveva solo trent'anni, appena ventenne era entrato come paracadutista nel 187mo reggimento della Folgore, poi nel 2016 era diventato carabiniere nel 13mo reggimento Gorizia.


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La motivazione della sua medaglia d'oro alla memoria:
«Addetto a Reggimento Carabinieri, in servizio di protezione ad Ambasciatore italiano impegnato in missione umanitaria in area caratterizzata da intensa conflittualità, ne garantiva, con fredda e ferma determinazione, l’incolumità durante il violento tentativo di sequestro ad opera di un commando armato. Nelle successive concitate fasi del conflitto a fuoco tra i rapitori e le forze di sicurezza locali, nel frattempo sopraggiunte, proseguiva, sprezzante dell’imminente pericolo, la coraggiosa azione di protezione dell’autorità. Nel corso dell’ultimo impavido tentativo di mettere in salvo il diplomatico, fattogli scudo con il proprio corpo, veniva colpito a morte, decedendo sul campo. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio. Goma (Repubblica Democratica del Congo), 22 febbraio 2021»

sabato 10 febbraio 2024

giorno del ricordo


10 febbraio, Giorno del Ricordo.
"Insieme alla memoria delle vittime foibe commemoriamo oggi il ricordo dei 250 Carabinieri che fino all’estremo sacrificio onorarono l’uniforme per alleviare, con il loro servizio e devozione, le sofferenze delle popolazioni italiane di Istria e Dalmazia."

La data del 10 febbraio è stata scelta per ricordare la firma del Trattato di Pace del 1947, in conseguenza del quale l’Italia dovette cedere alla Jugoslavia gran parte dell'Istria, le città di Fiume e di Zara, alcune isole della Dalmazia, le zone montagnose del Carso triestino e goriziano e l'alta valle dell'Isonzo.

Tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945 in diverse aree della Venezia Giulia
si erano verificate violenze di massa a danni di militari e civili, in larga prevalenza italiani, con la morte di circa 11mila italiani. Come accadde anche a tanti civili, molti carabinieri vennero fucilati dopo essere stati sottoposti a processi sommari.

Nel 2009 è stata conferita alla bandiera dell’Arma la medaglia d’oro al merito civile, che ricorda il sacrificio di quei militari che, per amor patrio e solidarietà umana, non ebbero paura di fare da ultimo baluardo «contro la barbarie e la ferocia inumana».

MAI ARRENDERSI

Questi episodi tragici della nostra Storia non dovrebbero mai più accadere in futuro. 
Sarebbe quindi consigliabile evitare sempre di arrendersi, a maggior ragione quando ci si trova davanti un nemico spietato. Molto meglio mantenersi costantemente informati sulla situazione e sui rischi, per poi decidere a ragion veduta se restare a combattere sul posto oppure spostarsi altrove in tempo utile per poi riprendere la lotta in condizioni più favorevoli. 

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sabato 23 dicembre 2023

Natale 2023

In occasione delle festività natalizie, pubblichiamo uno spezzone del concerto che la fanfara dei Carabinieri del Terzo Reggimento "Lombardia" ha offerto ai cittadini di Casale Monferrato lo scorso 17 dicembre:

Purtroppo non possiamo ignorare che, anche in questi giorni e per il secondo anno consecutivo, militari cristiani stanno muorendo nelle trincee dell'Ucraina Sud-Orientale, proprio come accadeva nelle trincee della Francia Settentrionale nella notte di Natale del 1914 :

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I soci di ANC Segrate colgono l'occasione per esprimere i loro migliori auguri e la loro vicinanza al colonnello Giuliano Gerbo, che dallo scorso mese di ottobre ha assunto il comando del 3o reggimento "Lombardia" di Milano.

magg. Gerbo con lgt. Ricciardi

Quando era ufficiale comandante della compagnia di San Donato Milanese, fino al mese di luglio 2013, l'allora capitano - e poi maggiore - Giuliano Gerbo operava spesso nella nostra città di Segrate. Aveva avviato un rapporto di amicizia con alcuni nostri soci e volontari, rapporto che perdura tutt'ora, dopo oltre un decennio.

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venerdì 1 dicembre 2023

gli italiani hanno bisogno di riferimenti

 
1 dicembre 2023, il comandante generale dei Carabinieri Teo Luzi nel suo discorso agli ufficiali del 203° corso: “gli italiani vi aspettano. Hanno bisogno di riferimenti, di sapere che c’è una porta dove bussare in caso di necessità. L’Arma per storia e tradizione è per tutti un riferimento: per noi una grande responsabilità”.

Anche i volontari di ANC Segrate sono sempre presenti in caso di necessità nel territorio cittadino.