ANC Segrate

Associazione Nazionale Carabinieri
sezione di Segrate (MI)
email: anc.segrate@gmail.com

domenica 28 settembre 2014

piazza presidiata per 16 giorni

In occasione della mostra per il bicentenario, per 16 giorni i volontari di ANC hanno presidiato la piazza centrale di Segrate, in mezzo alla gente e accanto ai Carabinieri della compagnia di San Donato e del NORM di Milano.


clicca per ingrandire
Sopra, foto-ricordo con il sindaco di Segrate e sullo sfondo i locali del centro culturale che ha ospitato la mostra.

  

Accanto al blindato con gli uomini del terzo battaglione "Lombardia".



La ns. Fernanda attorniata da alcuni dei volontari che hanno presenziato ogni giorno, ringraziamo anche in nostri amici di ANC Brugherio per l'aiuto, in particolare Luciano che ha trasmesso i valori dell'Arma alle scolaresche.



Foto di gruppo con ufficiale superiore in incognito ...


mercoledì 17 settembre 2014

fucili con matricola abrasa

il nuovo mar. e il vecchio app.sc.

Martedì 16 settembre i Carabinieri di Segrate hanno recuperato un armadio blindato contenente fucili e munizioni, abbandonato in un campo nella zona al confine con Peschiera Borromeo. Probabilmente si tratta di merce che scotta.

Una carabina da caccia a otturatore, un fucile sovrapposto e due altri fucili smontati e leggermente arrugginiti, con munizionamento e pezzi di ricambio. Secondo gli investigatori potrebbe essere il piccolo arsenale di una banda di malviventi operanti nella zona.
Due fucili hanno la matricola abrasa, quindi sarà difficile risalire alla loro provenienza.
Un altro fucile, invece, era il frutto di una razzia in un'abitazione avvenuta lo scorso mese di giugno nel vicino comune di Bussero
.


vedi anche articolo su: www.ilgiorno.it

giovedì 11 settembre 2014

omaggio di Segrate ai due secoli dell'Arma


clicca per ingrandire
Per commemorare il Bicentenario dell’Arma dei Carabinieri, il Comune di Segrate, in occasione della Festa Cittadina, ha organizzato una serie di eventi, tra cui la "Mostra Storica", aperta al pubblico dal 12 al 28 settembre 2014, presso il Centro Civico Giuseppe Verdi in via XXV Aprile.




Si inizierà venerdì 12 alle 19:30 con l’Inaugurazione della Mostra, che sarà seguita, alle ore 20.30, dal Concerto della Fanfara dei Carabinieri (vedi immagine in alto), nella attigua area pedonale (piazza San Francesco).




Ospite d'onore il generale di brigata Maurizio Stefanizzi, comandante provinciale dei Carabinieri di Milano dall'ottobre del 2013.

gen. Stefanizzi

  --- ------- ---

Venerdì 12 settembre, dalle ore 17:00 alle 22:00 - sempre presso il Centro Verdi  di Via XXV Aprile, presso la postazione di Poste Italiane, sarà possibile effettuare l'annullo filatelico dedicato dal Comune di Segrate ai 200 anni di storia della "Benemerita".
Saranno disponibili tutti i francobolli recenti dedicati all’Arma dei Carabinieri.


  --- ------- ---

I RIS, la loro attività e le loro indagini. Teoria e dimostrazioni pratiche saranno alla base della conferenza "Il lavoro dei RIS" in programma lunedì 22 settembre sempre al Centro Verdi.
Agenti del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma faranno conoscere e illustreranno anche attraverso immagini e video il proprio lavoro. Alla prima parte teorica della conferenza (ore 9:00 -11:00) seguiranno dalle 11:15 alle 13:00 una serie di dimostrazioni pratiche.

venerdì 5 settembre 2014

dopo 10 anni ancora il problema delle paghe

generale Emo Tassi

"Quando ho iniziato la mia carriera, per mettere su famiglia il carabiniere doveva attendere il compimento dei 28 anni. Allora c'era la voglia ma ostacolava il divieto.
Oggi il divieto è venuto meno ma subentrano problemi di natura economica. In sostanza le cose qui sono cambiate poco!
"


Dal discorso di commiato del vice-comandante dell'Arma, generale di Corpo d'Armata Emo Tassi, il 20 marzo 2004.

Il problema delle retribuzioni dei Carabinieri è oggi più che mai attuale.
I giovani Carabinieri, tuttavia, dovrebbero considerarsi molto fortunati  leggendo altre ricordi citati nel discorso del generale:

"Ora che l'anagrafe mi consente di pronunciare la frase 'ai miei tempi' vorrei ricordare loro alcuni aspetti significativi che caratterizzavano negli anni sessanta l'organizzazione e la vita della nostra grande Istituzione, in modo da valutare quanto sia stato intenso il processo evolutivo e lunga la strada percorsa, con particolare riferimento alla cura e al benessere del personale.
Il militare di servizio alla stazione era impiegato in turni di 24 ore consecutive! L'orario del Comando Legione regolava le normali operazioni di caserma, attenendosi alle disposizioni generali che prevedevano, per le 24 ore della giornata, una media di otto ore per il riposo, altre otto nel disimpegno di effettivo servizio ed il restante del giorno per istruzioni, riviste, governo dei cavalli, pulizia degli arredi, delle bardature, ecc.
Presso tutti i reparti era in vigore la libera uscita che terminava alle ore 24, con conseguente contrappello per verificare che tutti fossero rientrati.
Per indossare l'abito borghese bisognava essere in possesso di permesso firmato dal superiore, che poteva negarlo in relazione alla resa in servizio del militare.
Se uno poi andava a teatro o al cinema e c'era rischio che lo spettacolo terminasse dopo la mezzanotte, bisognava avere il permesso con la notazione "fino a fine spettacolo"!
L'area di libera uscita era vincolata dai limiti del presidio militare e di norma coincideva con la cerchia comunale. Al controllo di tutto il personale con le stellette provvedevano in città le ronde, l'ufficiale di vigilanza e il capitano di sorveglianza.
Ma le note più dolenti riguardavano le punizioni.
La consegna e la camera di punizione semplice erano scontate presso i reparti e le stazioni anche dai militari ammogliati. Mentre gli altri, mai più di un terzo della forza, si recavano in libera uscita, i puniti rimanevano nella loro camera o in quella messa a disposizione.
Chi incorreva nella camera di punizione di rigore veniva chiuso in un locale a ciò destinato, espressione eufemistica per non dire vera e propria camera di sicurezza, privato di cintura, della cravatta, dei lacci e di tutti quegli oggetti che potessero indurlo ad atti di autolesionismo.
Appena risultava che un carabiniere avesse nella sede di servizio una relazione con una ragazza ai fini di fidanzamento scattava subito il trasferimento dell'interessato ad altra sede.
Se poi le intenzioni erano diverse, il militare poteva incorrere in mancanza caratteristica che così recitava: "gli amoreggiamenti e le relazioni intime con donne nelle sedi di servizio debbono essere sempre troncate col trasferimento del militare, il quale è anche punito qualora, per coltivarle, sia venuto meno ai suoi doveri, ovvero, col suo contegno scorretto, abbia provocato commenti sfavorevoli o scandalo".
Mi auguro, come dicevo in premessa, che da questo breve spaccato di vita e storia dell'Arma vissuta possiate attingere utili spunti di riflessione e di conforto per superare quei momenti immancabili di disagio derivanti da fasi particolarmente onerose del servizio o da motivi, che spesso si rivelano futili, di incomprensione con colleghi e superiori.
Ma una cosa va sottolineata subito.  Anche in tempi di norme regolamentari e disciplinari che oggi appaiono severe e coercitive, il Carabiniere svolgeva il suo impegno quotidiano con lo stesso spirito di servizio e la motivazione di sempre.
L'amore per l'Arma, la scelta convinta di un lavoro concreto e visibile per la sicurezza del cittadino e la difesa dello Stato, la consapevolezza di appartenere ad una Istituzione di grandi tradizioni e profondamente amata dalla gente, costituivano punti di riferimento e di forza tali da far superare qualunque sacrificio.


Certo c'erano meno distrazioni, comodità e tentazioni rispetto ad oggi. Si viveva più insieme nei reparti, si stabilivano profonde amicizie e si fortificava il così detto spirito di corpo."


breve biografia di Emo Tassi

sulle strade di Segrate



Alle tre di notte di mercoledì 3 settembre una pattuglia della stazione Carabinieri di Segrate stava perlustrando il territorio della frazione di Novegro quando, in via Baracca, ha notato un uomo che si muoveva in modo sospetto intorno a un’autovettura Audi A6. Alla vista dei militari, l’uomo ha cercato di disfarsi di un sacchetto che teneva in una tasca del giubbotto.

Il corriere, un quarantunenne marocchino pluripregiudicato e senza fissa dimora, ha tentato di risalire sull’auto e scappare ma è stato prontamente fermato e perquisito. Recuperato il sacchetto che l’uomo aveva lanciato, i due carabinieri hanno trovato circa 30 kilogrammi di eroina già tagliata e pronta da vendere.

Nel corso della perquisizione è stato rinvenuto anche un revolver di grosso calibro (carico) e 15 cartucce (vedi fotografia sotto). L'arma da fuoco è risultata rubata nel novembre 2013 in provincia di Piacenza.



clicca per ingrandire
 
L’Audi A6 è intestata a un italiano già noto alle forze dell'ordine perché a suo nome sono risultate decine di autovetture date in uso a spacciatori, corrieri della droga e rapinatori.  Ben nascosto nella vettura del fermato, i carabinieri di Segrate hanno trovato 30,8 kg di eroina pura. L’uomo è stato trasferito al carcere di San Vittore in attesa di processo.

L’eroina sta diffondendosi in tutto la provincia, soprattutto tra i giovani. 




il sequestro del 27 giugno

mercoledì 3 settembre 2014

la credibilità è un valore

clicca per ingrandire



I sondaggi indicano che anche quest'anno l'Arma mantiene inalterato il suo primato di credibilità tra le istituzioni italiane.

Continua a scendere, invece, la credibilità degli organi di informazione.


L'immagine sopra è più eloquente di mille parole ...