app.sc. Simone Zerbilli |
"Quando l'autobus ha speronato l'auto di servizio eravamo dentro, siamo scesi con le pistole in pugno ma abbiamo deciso di non utilizzarle perché abbiamo visto una marea di bambini".
20 marzo 2019. Senza un attimo di esitazione, Simone Zerbilli, appuntato scelto da molti anni di servizio a Segrate, si scatena con il tonfa e a mani nude contro i finestrini dell'autobus, riesce a rompere i vetri e penetrare all'interno. Con un perfetto lavoro di squadra assieme agli altri colleghi, tutti noncuranti della proprio incolumità, riesce a far scendere dal mezzo tutti i 51 ragazzini prima che le fiamme li raggiungano.
Pochi minuti dopo le 11:50 di stamattina, la Renault Clio dei Carabinieri di Segrate, guidata da Simone correndo a sirene spiegate e al limite estremo delle sue prestazioni da utilitaria, è stata la prima auto di pattuglia a raggiungere l'autobus in fuga lungo la S.P. 415 "Paullese" tra Pantigliate e Bettola di Peschiera Borromeo.
A bordo con Simone c'era il 23enne Francesco Citarella, un atletico paracadutista e carabiniere in servizio a Segrate da soli cinque mesi (e degno figlio del maggiore Antonio Citarella, comandante della compagnia dei Carabinieri di Modugno).
Simone e Francesco |
Dopo aver impedito all'autobus di svoltare in strade laterali, le quattro auto dei Carabinieri riescono a bloccarlo nel tratto di cavalcavia tra Zelo Foramagno e San Donato.
L'autista del mezzo pesante, un 46enne di origine senegalese, cittadino italiano dal 2004 e dipendente da anni delle Autoguidovie di Cremona nonostante alcuni precedenti penali per violenza sessuale su minore e guida in stato di ebrezza (!) , forza il blocco investendo la Clio di Segrate (vedi fotografia sopra) e trascinando un'altra auto dei Carabinieri per quasi 80 metri.
Mentre l'autista del grosso autobus Citaro proseguiva a stento e a zig-zig, cercando di speronare altri veicoli in coda, i militari - correndo a piedi accanto all'autobus - riescono a spaccare alcuni vetri dei finestrini e a forzare una porta, permettendo ai primi ragazzini di saltare giù dal mezzo in movimento.
Una volta saliti a bordo, senza sparargli, i nostri Carabinieri disarmano l'autista mentre costui minaccia di uccidere due ragazzini presi in ostaggio mentre iniziavano già a incendiarsi i 10 litri di benzina, che l'autista aveva obbligato un'insegnante donna a versare tra i sedili. Voleva fare una strage, verrà ricoverato a Niguarda per le ustioni su un braccio.
Francesco blocca le gambe dell'arrestato |
Decisamente meno eroico, invece, il comportamento degli accompagnatori delle due classi di seconda media della scuola "Vailati" di Crema che, obbedendo agli ordini dell'autista intenzionato a fare una strage e armato di coltello, avevano legato gli alunni ai sedili dell'autobus con fascette da elettricista.
Sembra strano che nessuno dei tre insegnanti a bordo abbia avuto l'opportunità - o il coraggio fisico - di ostacolare un uomo solo, in stato di agitazione, non addestrato al combattimento, impegnato a guidare e a muoversi in uno spazio ristretto, armato soltanto di un coltello ... i due uomini si sono lasciati legare alle porte del bus.
Molto più coraggioso invece il 12enne Niccolò che si è offerto come ostaggio per difendere i suoi due compagni obbligati a stare accanto all'autista.
L'autista aveva sequestrato tutti i telefoni cellulari, ma un ragazzino molto sveglio, di origine egiziana, per nulla intimorito, era riuscito a sfilarsi il lacci dai polsi, raccogliere un cellulare da terra e chiamare il 112, parlando con la centrale operativa dei Carabinieri di Lodi mentre astutamente fingeva di pregare in lingua araba assieme al suo compagno.
Da Lodi la chiamata è stata passata alla centrale operativa del comando compagnia di San Donato, e da quel momento il nostro amico app. sc. Domenico (Mimmo) Altamura ha gestito magistralmente l'emergenza, dapprima indirizzando con precisione le pattuglie a caccia del bus, poi colloquiando direttamente con l'autista per calmarlo.
app.sc. Domenico Altamura |
Bilancio finale: il nostro amico Simone ferito alla mano dalle schegge di vetro del finestrino, altri tre Carabinieri con ferite leggere e 12 studenti con un principio di intossicazione per il fumo tossico sprigionato dall'autobus in fiamme, tutti medicati nel vicino ospedale di San Donato Milanese e in altri ospedali della zona. Il sequestro dei ragazzini e dei tre accompagnatori è durato circa 40 minuti.
Simone Zerbilli, naturalmente schivo di carattere, dopo esser stato medicato ha pacatamente dichiarato con dignità:
"abbiamo fatto semplicemente il nostro dovere, come facciamo ogni giorno"
sopra: il carabiniere Giovanna Calvaruso con i due colleghi di Segrate davanti al comando compagnia di San Donato Milanese.
Sotto, il colonnello Luca De Marchis, comandante provinciale dei Carabinieri di Milano, subito accorso sul posto assieme al ten. Valerio Azzone, racconta l'accaduto:
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In occasione della festa dell'Arma, il 5 giugno 2019 sono state conferite le medaglie d’Oro al Valore Civile a:
App. Sc. Simone Zerbilli, Car. Francesco Citarella della Stazione CC di Segrate;
Mar. Ca. Roberto Manucci, Car. Sc. Aldo Alberto Leone (Stazione di Paullo);
App. Sc. Q.S. Andrea Celeste, App. Sc. Francesco Paolo Savona (Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia CC di San Donato Milanese);
App. Sc. Diego Nicola Sanzari, Car. Francesco Nano (Stazione CC di Peschiera Borromeo);
Car. Donato Zigrino, Car. Giovanna Calvaruso (Tenenza CC di San Giuliano Milanese).
Motivazione:
“Con ferma determinazione, generoso altruismo ed eccezionale senso di abnegazione, nel corso di servizio di controllo del territorio, non esitava, insieme con altri militari, a intervenire in soccorso di 51 studenti e 3 adulti, tenuti in ostaggio a bordo di un autobus di linea dal conducente che, intenzionato a commettere una strage, con la minaccia delle armi, aveva fatto immobilizzare i minori e cosparso il veicolo di liquido infiammabile. Nella circostanza, dopo un prolungato inseguimento, nonostante i ripetuti speronamenti, riusciva a bloccare la fuga e a far scendere rapidamente gli ostaggi dal bus, cui il malintenzionato aveva nel frattempo appiccato il fuoco, traendo in salvo l’intera scolaresca e gli accompagnatori. Chiaro esempio di elette virtù civiche e altissimo senso del dovere".
Simone conosce bene la Paullese e quando si scatena non lo ferma nessuno ...
RispondiEliminaGrandissimi Carabinieri!!!! Complimenti per la prontezza e la professionalita' dimostrata!!
RispondiEliminai professori di educazione fisica non insegnano il coraggio fisico ??
RispondiEliminaun'azione stile SWAT pur con abbigliamento totalmente inadeguato!
RispondiEliminaCambiate le divise inappropriate per esigenze di questo tipo. Va bene in ufficio ma per la strada....
RispondiEliminaIl comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri ci ha tenuto a precisare che «questa è l'Arma, fatta di persone normali, umili ma non modeste, di persone che indossano una divisa, sanno qual è il peso di questa divisa, e nell'ordinarietà di ogni giorno danno risposte straordinarie. Non sono "eroi" – dice -. Ma "carabinieri comuni": "Questi sono i carabinieri". Punto».
RispondiEliminahttp://thesaker.is/good-bye-home-country/
RispondiEliminahttps://voxnews.info/2019/07/30/gang-di-5-ragazzini-aggredisce-anziani-tra-loro-adam-e-ramy-gli-eroi-del-bus/
RispondiEliminaGANG DI 5 RAGAZZINI AGGREDISCE ITALIANI: TRA LORO ADAM E RAMY, GLI ‘EROI’ DEL BUS
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_agosto_26/pavia-panico-sull-autobus-30enne-sparge-benzina-tenta-darsi-fuoco-6e7d2144-e7b2-11ea-a28c-2ebec2233fa4.shtml
RispondiEliminaSono stati attimi di panico su un bus di linea in Oltrepò Pavese. Un ragazzo magrebino di 30 anni, già noto alle forze dell’ordine, intorno alle 16.40 di martedì a Casteggio è salito sul bus di Autoguidovie, della corsa Stradella-Voghera, con una tanica di benzina tra le mani. Il giovane, dopo essersi cosparso il corpo di benzina e aver rovesciato la sostanza infiammabile anche nel corridoio lungo i sedili, ha preso un accendino dalla tasca minacciando di darsi fuoco. Un gesto folle, nato per vendetta, maturato dal giorno prima quando, sempre sullo stesso mezzo, aveva litigato con il conducente che l’aveva costretto a scendere perché sorpreso senza il biglietto.
Le urla dei pendolari hanno subito allertato il conducente del bus che ha fatto evacuare la dozzina di passeggeri a bordo in quel momento, mettendo tutti in salvo dall’aggressore che, dopo pochi minuti, si è dato alla fuga. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Voghera e della stazione di Casteggio che, dopo aver recuperato la tanica e analizzato le immagini delle telecamere poste nella zona della stazione, sono riusciti a rintracciare il trentenne. Ora il giovane è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Pavia per i reati di minaccia aggravata, interruzione di un servizio pubblico e tentate lesioni personali aggravate.
Simone abbracciato dalla bidella:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=fbu8STIuVVI