ANC Segrate
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giovedì 18 dicembre 2014
brigadiere disarmato blocca tre pericolosi malviventi
Altamura, cittadina dell’entroterra barese, è stata teatro di un evento che costituisce un’ulteriore testimonianza di come il senso del dovere e lo spirito di sacrificio, più che i requisiti professionali, siano doti caratteriali connaturate nell’uomo carabiniere, quanto la solidarietà e l’onestà; l’addestramento le affina e le indirizza in senso operativo.
Verso le ore 21 dell’11 febbraio 2006, il brigadiere Giuseppe Fiore, effettivo alla Compagnia Carabinieri, Aliquota Radiomobile, stava rientrando a casa con la propria auto in compagnia della moglie e dei due figli piccoli, percorrendo una via periferica, quando la sua attenzione è stata attratta da una autovettura con i fari accesi a bordo strada, in prossimità di altre parcheggiate. All’interno dell’auto il brigadiere è riuscito a scorgere quattro individui, tra i quali un noto malvivente, sorvegliato speciale, molto pericoloso e un altro che, sceso dall’auto, con un gesto fulmineo infrangeva il vetro di una vettura parcheggiata e vi entrava.
Il brigadiere, resosi conto di assistere a un furto, nonostante fosse disarmato, ha appartato la propria auto con la famiglia e, avvicinandosi di corsa verso il malvivente che stava armeggiando sotto il cruscotto, ha avvertito la Centrale Operativa chiedendo rinforzi. Il ladro, accortosi della manovra, ha tentato di rientrare nella sua auto ma è stato bloccato dal militare, a sua volta aggredito da uno degli altri tre soggetti. Nel corso della furibonda colluttazione il primo delinquente è riuscito a fuggire a piedi, ma Fiore ha immobilizzato gli altri tre, compreso il pericoloso pregiudicato. L’arrivo dell’autoradio inviata dalla Centrale ha posto termine alla difficile situazione: arrestati i malfattori, è stato possibile tranquillizzare moglie e figli del brigadiere che avevano assistito atterriti alla scena.
La vigilanza,insegnano alle scuole dell’Arma, non è solo un’attività del servizio di prevenzione: per il carabiniere dev’essere un’abitudine mentale; non che ci si debba sempre guardare intorno con sospetto, basta osservare, abituando però il cervello all’attenzione, per cogliere eventuali sfumature “interessanti”, che qualificano o alterano l’ambiente. Come ha fatto il bravo Giuseppe Fiore.
fonte: www.carabinieri.it
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