Gli episodi delittuosi nella provincia fanno registrare un decremento complessivo pari al 6,8%. Su di un totale di oltre 240mila reati denunciati, l’Arma ha proceduto per il 70% di essi.
Sono state tratte in arresto oltre 5500 persone e denunciate in stato di libertà 14.044, con un incremento di quasi il 2%, rispetto all’anno precedente.
Nel 2014 gli omicidi sono aumentati rispetto all’anno precedente, tuttavia ci sono stati importanti successi investigativi.
Tra gli episodi più eclatanti si ricordano: a marzo l’arresto dei mandanti e degli esecutori dell’omicidio di Paolo Vivacqua; sempre nel mese di marzo, l’identificazione e la cattura dell’assassino di Franco Cangini; nel mese di giugno l’arresto di nove persone per l’omicidio di Pietro Mannisi e il fermo di Carlo Lissi per il triplice omicidio della moglie e dei due figli, commesso a Motta Visconti; in agosto, l’arresto di un pericoloso criminale albanese, Stefan Paskali, responsabile a Milano dell’uccisione a colpi di pistola di due persone e del ferimento di una terza; a novembre, a poche ore dal crimine, l’arresto del sudamericano responsabile dell’accoltellamento e della morte di un giovane italiano, Andrea Pobbiati; a dicembre la soluzione di un caso vecchio di quasi 40 anni: l’omicidio, verificatosi a Milano, nell’ottobre del 1976, di Giuseppe De Rosa, grazie all’identificazione del responsabile, Rocco Papalia.
Il 2014 ha assicurato significativi risultati nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata. Tra le inchieste più importanti c'è quella conclusasi a gennaio, nei confronti di alcuni appartenenti alla cosca ‘ndranghetista Barbaro – Papalia, attivi nell’hinterland milanese, e quella di dicembre contro la cosca Branca, diretta emanazione delle famiglie Libri, De Stefano e Tegano, originarie di Reggio Calabria.
Entrambe le operazioni hanno consentito di acquisire gravi e significativi elementi di responsabilità, in relazione all’infiltrazione nel settore economico-imprenditoriale lombardo.
Particolare attenzione è stata posta all’attività di contrasto delle rapine e dei furti in abitazione. C'è stato un decremento di circa il 32 % per le prime, mentre i secondi hanno avuto un lieve aumento, pari al 2 %, rispetto ai valori del 2013. A fronte di oltre 300 furti in abitazione scoperti, nel 2014 i Carabinieri hanno proceduto all’arresto di 100 malviventi.
Nell’ambito del contrasto alla criminalità ordinaria i Carabinieri hanno ottenuto risultati di rilievo contro sodalizi criminali particolarmente aggressivi ed organizzati: l’operazione “SCANIA” coordinata da Monza; l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli autori del colpo presso la multinazionale della moda “Dolce e Gabbana” di Legnano; alla fine dell’anno, l’operazione “FIESTA”, che ha permesso di smantellare un gruppo criminale responsabile di almeno 52 furti aggravati, commessi in danno di esercizi commerciali.
Le gang di strada sono state oggetto dell’attività repressiva dei Carabinieri di Milano che, per esempio, dopo un’articolata indagine hanno smantellato un branco composto da 12 persone.
Confermato l’impegno anche contro i reati legati agli stupefacenti e le operazioni di servizio hanno inteso contrastare il fenomeno ad ogni livello, dallo spaccio di strada, sino al traffico internazionale di stupefacenti. Sono stati arrestati oltre 800 spacciatori e sequestrati 938 Kg di hashish, 241 Kg di eroina (dei quali oltre 30 a Segrate), 139 Kg di marijuana, 45 Kg di cocaina e 114 Kg altre di droghe sintetiche.
Su richiesta delle autorità scolastiche e in cooperazione con i Carabinieri Cinofili, in più occasioni sono stati ispezionati alcuni istituti superiori delle province di Milano e Monza Brianza.
Di tutto rilievo l’indagine che, nel quartiere cinese di Milano, ha smantellato un sodalizio criminale composto da giovani cinesi, dediti all’estorsione ai danni di connazionali, allo sfruttamento di prostitute orientali ed allo spaccio di stupefacenti, a base di metamfetamina cloridrata, con il sequestro di un carico con un valore complessivo di oltre un milione di euro.
Degna di menzione l’operazione di servizio che, a Monza, nel quartiere di San Fruttuoso, ha permesso di aggredire una centrale di spaccio per la cocaina e l’hashish, gestita da rom italiani di etnia Sinti: sono stati identificati 65 assuntori di stupefacente e documentati duemila episodi di cessioni di sostanze illegali.
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