Il coraggioso procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che ha coordinato l'inchiesta "Rinascita-Scott", ringrazia l'Arma e in particolare i ROS :
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Una valanga di arresti che hanno tolto il velo, un velo molto trasparente a dire il vero, per i tanti che non hanno voluto osservare e riflettere, sulle connessioni malavitose tra politica, amministratori, discutibilissime Logge massoniche e organizzazioni mafiose.
Illuminante, anche per capire l'importanza di questa operazione è la citazione di un passaggio di un libro di Giuseppe Gennari, pubblicato nel 2013, “Le fondamenta della città“, che troviamo a pag.33 del libro di Gratteri e Nicaso: “Il grande valore aggiunto di ogni associazione mafiosa sta nella capacità di creare un tessuto connettivo che invischia professionisti, imprenditori, politici, pubblici amministratori, direttori di banca, uomini delle istituzioni in una ragnatela inestricabile di scambi e favori reciproci“.
L'operazione, frutto di indagini durate anni, oltre alla Calabria interessa varie regioni d'Italia dove la 'ndrangheta vibonese si è ramificata: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata.
Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati in Germania, in Svizzera e persino in Bulgaria in collaborazione con le locali forze di Polizia e in esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria di Catanzaro.
Viene indagato, per voto di scambio tramite la ‘ndrangheta, il Presidente della Regione Valle di Aosta Antonio Fosson, che si dimette.
vedi anche: "Liinganno della mafia"
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