Oggi a Cesano Maderno un carabiniere interviene per sventare una rapina ma viene ferito alla testa da uno dei banditi.
L'appuntato, fuori servizio, stava facendo la spesa con la moglie quando, poco prima delle 19, due banditi armati di pistole sono entrati nel supermercato Carrefour per compiere una rapina. Lui è intervenuto senza esitazioni; mentre cercava di bloccare un rapinatore è stao sorpreso alle spalle dal complice ed è nata una violenta colluttazione: a farne le spese, sotto gli occhi terrorizzati della moglie, è stato il militare 43enne, colpito al capo da un calcio quando era già a terra.
I due banditi si davano alla fuga mentre il carabiniere è stato trasportato al vicino ospedale di Seregno, dove si trova nel reparto di neurochirurgia. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.
I nostri migliori auguri al ferito e un applauso al coraggio che ha dimostrato.
Caccia all’uomo
Gli arrestati si chiamano Cristian Totta e Nicola Scannicchio. Secondo gli investigatori, sarebbero stati appunto loro a mettere a segno il raid all’ipermercato, il 29 gennaio scorso, e a ferire in modo grave il carabiniere. I due sarebbero rapinatori seriali. Avrebbero messo a segno almeno cinque colpi ai centri commerciali di Paderno Dugnano, Senago, Cinisello Balsamo e Cesano Maderno. In quest’ultimo caso, i carabinieri erano riusciti a rintracciarli. Da allora è iniziata una lunga caccia all’uomo, con pedinamenti e intercettazioni telefoniche. Fino all’arresto, avvenuto nella loro abitazione, alle prime luci dell’alba del 13 maggio.
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13 maggio 2015. Sono stati arrestati i presunti autori della rapina lo scorso gennaio al Carrefour di Cesano Maderno e del ferimento di un carabiniere, che faceva la spesa con la moglie: il militare era stato colpito alla testa con un calcio di pistola, poiché aveva tentato di fermare i malviventi. La sua riabilitazione è stata lunga e solo da inizio maggio è tornato in servizio. Ora, i carabinieri di Desio sono intervenuti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, per rapina pluriaggravata in concorso. In manette sono finiti due giovani di 28 anni, residenti a Cinisello Balsamo.Caccia all’uomo
Gli arrestati si chiamano Cristian Totta e Nicola Scannicchio. Secondo gli investigatori, sarebbero stati appunto loro a mettere a segno il raid all’ipermercato, il 29 gennaio scorso, e a ferire in modo grave il carabiniere. I due sarebbero rapinatori seriali. Avrebbero messo a segno almeno cinque colpi ai centri commerciali di Paderno Dugnano, Senago, Cinisello Balsamo e Cesano Maderno. In quest’ultimo caso, i carabinieri erano riusciti a rintracciarli. Da allora è iniziata una lunga caccia all’uomo, con pedinamenti e intercettazioni telefoniche. Fino all’arresto, avvenuto nella loro abitazione, alle prime luci dell’alba del 13 maggio.
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Serata in discoteca a Milano
Qualche ora più tardi, a Milano, due giovani carabinieri in libera uscita, uno in servizio alla stazione di
Magenta e l’altro all’aliquota operativa di Abbiategrasso, sono andati a
ballare al Byblos, il club alla moda in via Messina. Mentre sorseggiavano un drink a
bordo pista, i due carabinieri hanno notato che fra gli avventori
c’era una faccia conosciuta. Ovvero, Giovi Jovanovic, un pregiudicato
18enne di origini nomadi, residente a Magenta. Il 27 maggio scorso, a
Cisliano, il giovane, all’epoca ancora minorenne, con la complicità di
due amici aveva compiuto una rapina in villa, sequestrando per tre ore
il figlio 17enne dei padroni di casa. L’adolescente era stato affidato a una comunità, ma dopo
qualche giorno era fuggito, rendendosi irreperibile.
Sabato
notte si trovava al "Byblos" con un gruppo di amici, nomadi anche loro.
Dopo averlo riconosciuto, i carabinieri hanno capito che la loro
serata libera era finita. Lo hanno tenuto d’occhio, hanno chiamato una
pattuglia in supporto e lo hanno avvicinato. La manovra, però, non è
sfuggita agli amici del ragazzo, che hanno opposto resistenza. Ne è nata
una breve colluttazione, nella quale i due carabinieri sono rimasti
lievemente feriti. Alla fine, però, il rapinatore è stato arrestato:
adesso che è maggiorenne non si applica più l’affido alla comunità, e la
nottata in discoteca lo ha portato dritto a San Vittore.