Nella sua ultima intervista, durante il ritorno dal viaggio in Corea,
papa Bergoglio ha affermato un concetto nuovo:
“il diritto dell'aggressore a essere fermato affinché non continui a fare del
male”
Un modo nuovo e realistico di presentare la tradizionale dottrina del perdono e
dell'amore del nemico: amare il nemico, in fin dei conti, significa metterlo
nella condizione di riconoscere le proprie colpe e smettere di fare il male.
Con ciò gli si dimostra che lo si ama. Si vuole la sua salvezza, non la sua
rovina.
Riccardo Nassigh
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Ricordiamo inoltre un pensiero del filosofo francese Blaise Pascal:
"È un crimine tanto disturbare la pace quando la verità prevale, quanto è un crimine mantenere la pace quando la verità è violata. C’è quindi un tempo in cui la pace è giustificata e un altro tempo in cui non è giustificabile. Perché sta scritto che c’è un tempo per la pace e un tempo per la guerra ed è la legge della verità che li distingue. Ma in nessun momento c’è un tempo per la verità e un tempo per l’errore, poiché è scritto che la verità di Dio durerà per sempre. Ecco perché Cristo ha detto che è venuto per portare la pace e allo stesso tempo che è venuto per portare la spada. Ma non dice di essere venuto a portare sia la verità che la menzogna".
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Sant'Agostino: " si fa la guerra per raggiungere la pace "
RispondiElimina"Quando gli fu chiesto quale virtù fosse migliore fra coraggio e giustizia, disse che il coraggio non serviva a niente in assenza della giustizia; d'altra parte, se tutti fossero stati giusti, non ci sarebbe stato nessun bisogno del coraggio.“
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