ANC Segrate

Associazione Nazionale Carabinieri
sezione di Segrate (MI)
email: anc.segrate@gmail.com

venerdì 14 dicembre 2018

encomio per appuntato che si era gettato nel Lambro


14 dicembre 2018
Stamattina a Milano il generale Antonio di Vita ha consegnato un encomio all'appuntato scelto Michele Capuano del NORM di Monza.

Il nostro amico Michele Capuano aveva prestato servizio a Segrate dall'agosto 2002 fino al maggio 2005, poi dal settembre 2006 fino a novembre 2008; anche a Segrate si era distinto soprattutto per le sue doti operative nei pattugliamenti. 

L'encomio si riferisce a un fatto di cronaca avvenuto a Monza mercoledì 29 novembre 2017.
La vicenda comincia a Lissone verso le 15, quando due malviventi, un 40enne di Muggiò e un 25enne originario della provincia di Napoli, entrambi pregiudicati per reati contro il patrimonio, aggrediscono un uomo di 76 anni e - minacciandolo con i loro coltelli - si impadroniscono della sua Fiat Tipo.

Partono poi per scorrerie a bordo della vettura, a caccia di vecchiette da rapinare. La prima vittima è una donna di 84 anni incontrata lungo viale Regina Margherita alla quale sottraggono la borsetta
sempre sotto la minaccia dei coltelli. Poi si spostano in pieno centro di Monza e rapinano una donna di 86 anni in via Carlo Alberto, alla quale strappano sempre la borsetta.
Nel frattempo i Carabinieri di Monza sono stati allertati e inizia la caccia alla Fiat Tipo (modello recente).
La pattuglia con
Michele Capuano alla guida di un Alfa Romeo 159 li intercetta poco distante, all’incrocio fra viale Regina Margherita e viale Cesare Battisti. Parte quindi l’inseguimento ad alta velocità, con vari testa-coda e manovre ad alto rischio. I due fuggitivi percorrono via Grossi, poi di nuovo viale Regina Margherita bruciando un semaforo rosso, poi contromano in via Boccaccio fino a quando vengono speronati, vanno a schiantarsi contro un panetto di cemento tra il Santuario Madonna delle Grazie" e il Parco di Monza. Sono costretti quindi a proseguire la fuga a piedi.

 
la Fiat Tipo speronata dalla gazzella

Michele e il suo capo-pattuglia, l'app. sc. q.s. Roberto Adamo, lasciano la gazzella e proseguono l'inseguimento a piedi, senza mai perdere il contatto visivo.
Uno dei due rapinatori, il 40enne, scavalca il parapetto del ponte sul Lambro e si lancia nel fiume. Però non sa nuotare e inizia a urlare chiedendo aiuto.


I due carabinieri, senza un attimo di esitazione, si lanciano a loro volta nell'acqua gelida del fiume per salvare il delinquente.

Il complice più giovane ne approfitta e, lasciato libero, prosegue la sua fuga a piedi, ma verrà intercettato quasi subito da una pattuglia dei carabinieri di Concorezzo.
Entrambi i rapinatori sono stati arrestati per rapina, furto, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. Sulla vettura rapinata i carabinieri hanno trovato infatti due coltelli, con lame lunghe rispettivamente 24 e 20 centimetri.

Dopo il freddo delle acque del Lambro i due rapinatori si trovano al fresco nel carcere di Monza.

articolo su: www.monzatoday.it 

articolo su: il Giornale di Monza

articolo di cronaca sul quotidiano Il Giorno




lunedì 26 novembre 2018

360 in Lombardia, 3 a Segrate


Novembre 2018
Come effetto dello sblocco delle assunzioni voluto dal nuovo governo, sono arrivati in Lombardia 360 nuovi carabinieri. Alla nostra compagnia di San Donato ne sono arrivati 15, 3 di loro destinati alla stazione di Segrate.


Nella fotografia sopra due carabinieri tra i rinforzi appena arrivati a Milano: Rachele Firetto, destinata alla Stazione di porta Garibaldi, e Davide Mogelli, destinato alla stazione di via Moscova. 

Tra gli altri effetti del "decreto sicurezza" c'è lo stanziamento di 38 milioni di euro per gli straordinari delle Forze di Polizia, 12 milioni per le assunzioni nella Polizia locale e 90 milioni per la videosorveglianza.

Nella legge di Bilancio è prevista  l'assunzione straordinaria (in deroga alle facoltà assunzionali previste) di un contingente massimo fino a 7.394 unità nelle forze di polizia e nel corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Tali assunzioni - comunque entro il limite della dotazione organica - si dispiegano lungo il quinquennio 2018-2022, nel modo che segue (con riferimento alle unità di personale):


2018
2019
2020
2021
2022
TOTALE
UNITÁ
POLIZIA DI STATO
100
200
550
551
552
1.953
ARMA DEI CARABINIERI
100
200
618
618
619
2.155
GUARDIA DI FINANZA
50
100
325
325
325
1.125
POLIZIA PENITENZIARIA
50
100
236
237
238
861
VIGILI DEL FUOCO
50
100
383
383
384
1.300
TOTALE UNITÁ
PER ANNO
350
700
2.112
2.114
2.118
7.394



domenica 4 novembre 2018

celebrato il centenario


4 novembre 2018. Stamattina ANC Segrate ha celebrato con le altre associazioni d'arma e di reduci il centesimo anniversario dalla vittoria del 4 novembre 1918. Presenti anche rappresentanze della Polizia Locale, della GdF e il mar. magg. Pasquale Sgura.




Nel suo caloroso discorso, il sindaco Paolo Micheli ha ricordato gli eroici sacrifici di molti cittadini segratesi che hanno combattuto nella Prima Guerra Mondiale e ha ribadito la necessità di riscoprire valori quasi dimenticati, come il concetto di Patria.
Il primo cittadino di Segrate si è anche giustamente lamentato per la mancata partecipazioni dei giovani a queste manifestazioni storiche, con l'eccezione della simpatica nipotina di un nostro socio :



I membri dell'ANC sono particolarmente radicati sul territorio e i militari italiani si comportarono al meglio nell'ultimo anno della prima guerra mondiale, quando  si trattava di difendere il proprio territorio dopo la pesante sconfitta di Caporetto.
La tenace resistenza sul fiume Piave, anche da parte dei ben 12mila Carabinieri Ausiliari arruolati in un clima di emergenza nel 1917, ha gettato le basi per la vittoria finale.



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Due filmati per capire la Prima Guerra Mondiale sul fronte italiano (molto più istruttivi che il film "La Grande Guerra" del regista Mario Monicelli citato nella commemorazione di stamattina in Piazza della Reppublica) :

Relazione del prof. Marco Cimmino: " l'Italia ha vinto la Prima Guerra Mondiale e l'ha vinta per prima, il 4 novembre 1918 in Francia si combatteva ancora".


Prof. Alessandro Barbero: "La resistenza sul Piave è stata una vittoria di cui si può essere orgogliosi, molto più che la battaglia di Vittorio Veneto" :





 
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venerdì 26 ottobre 2018

ANC Segrate a Pisa per El Alamein


Pisa, 26 ottobre 2018
Una rappresentanza di ANC Segrate, guidata dal nostro presidente nonché paracadutista Luca Sirtori, ha partecipato alle celebrazioni per il 76mo anniversario della Battaglia di El Alamein.

Il generale Marco Bertolini, attuale presidente nazionale dell’ANPDI, presente alla cerimonia, ricordava così i "ragazzi della Fogore" che avevano combattuto nella battaglia di El Alamein:
"impiegati in combattimento nel deserto egiziano in un ruolo al quale non erano preparati (erano stati creati per una fulminea invasione di Malta dal cielo), seppero combattere e vincere un nemico molto più forte di loro, sopperendo con la fede ed il coraggio all’eccessiva leggerezza dell’armamento ed alla scarsità numerica e di mezzi. Una volta sopravanzati, rifiutarono la resa e diedero vita ad una resistenza epica che li portò a combattere fino all’ultimo giorno in Africa settentrionale, nel disperato tentativo di impedire o almeno ritardare l’invasione del suolo nazionale, attraversando letteralmente a piedi Egitto, Libia e Tunisia, senza nessun cedimento e dando un esempio di valore impareggiabile."



gen. di C.A. Marco Bertolini

Il comandante della brigata Folgore, generale Rodolfo Sganga, ha evidenziato come la Folgore sia l’unica grande unità in grado di proiettare rapidamente grandi volumi di forze con brevissimo preavviso e a grandi distanze dalla madrepatria, in condizioni di rischio in cui altri non sono in grado di operare, per condurre qualsiasi tipologia di missione, rimarcando come ciò richieda il mantenimento di standard di preparazione superiori.



Rassegna fotografica della manifestazione:
http://www.congedatifolgore.com/it/pisa-la-fotocronaca-del-76mo-della-battaglia-di-el-alamein/





40 anni del GIS


Roma, 26 ottobre 2018
Oggi a Tor di Quinto si è tenuta una solenne cerimonia seguita da una spettacolare esercitazione per il 40esimo anniversario di fondazione del Gruppo Intervento Speciale (GIS).

Il comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri, nel corso del proprio intervento ha sottolineato come il GIS operi mosso dal desiderio di servire. "Uomini del dovere che mettono i loro diritti in secondo piano dietro quelli dei cittadini".
Riprendendo il motto del GIS "nella virtù del singolo trae la forza il gruppo – in singuli virtute aciei vis" il generale Nistri ha concluso affermando che " l’Arma tutti i giorni si deve ricordare che è nella virtù dei 110mila uomini che compongono la nostra Istituzione che abbiamo tratto, che traiamo e che trarremo sempre la forza per continuare a servire le istituzioni. "





Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha ringraziato gli operatori e tutti i loro familiari e ha ricordato che il suo dovere di ministro è di dare all’Arma non solo uomini e mezzi ma “il rispetto, il senso dell’onore e il senso del rispetto”.  Salvini ha concluso ringraziando gli uomini del GIS "per il loro anteporre la fedeltà al Paese all’interesse proprio e della famiglia".

La cerimonia si è conclusa con una spettacolare esercitazione di liberazione di ostaggi da un edificio, alla quale hanno preso parte per il supporto tattico anche i carabinieri paracadutisti del 1° Reggimento “Tuscania”, oltre alle Aliquote di Primo Intervento (API) e alle Squadre Operative di Supporto (SOS) e assetti dell’Organizzazione Mobile, elicotteristici, investigativi, specialistici e territoriali dell’Arma.
 




domenica 7 ottobre 2018

abilitati a utilizzare i DAE


Domenica 7 ottobre 2018.  Undici volontari di ANC Segrate hanno ottenuto oggi l'abilitazione per l'utilizzo di un Defibrillatore semi-Automatico Esterno (DAE).

Si tratta di uno strumento che consente anche a personale non sanitario di erogare una scarica elettrica stabilita automaticamente dal DAE stesso. Siamo stati addestrati a eseguire anche la Rianimazione Cardio-Polmonare, cioé l'insieme delle manovre atte a mantenere le funzioni vitali supportando artificialmente la circolazione e, se possibile, la ventilazione.

La defibrillazione consente di interrompere l'aritmia più pericolosa, la fibrillazione ventricolare, mentre le compressioni toraciche esterne aiutano a mantenere vitali gli organi "nobili" (cuore e cervello) della vittima.


Il corso per ottenere la certificazione è stato condotto dai nostri amici del nucleo volontari di ANC "Valle del Chiese" ospitati presso la struttura dell' Associazione Le Vele di Segrate


ANC Segrate da oggi potrà quindi collaborare fattivamente con AREU Lombardia, l'Azienda Regionale per la gestione delle Urgenze utilizzando in caso di necessità uno degli otto DAE acquistati nello scorso mese di maggio dall'amministrazione comunale di Segrate nell’ambito del progetto “Segrate città cardioprotetta”.

Ogni anno circa 60mila cittadini italiani muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, a insorgenza spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore. Le possibilità di prevenire questo danno dipendono dalla rapidità e dall'efficacia delle procedure di soccorso. Secondo le ultime statistiche, un soccorso tempestivo e corretto, in caso di arresto cardiaco improvviso, contribuisce a salvare fino al 30% delle persone colpite.


Il nucleo 1° Valle del Chiese nasce il 21 Giugno 1987.
Il 15 Marzo 1996 il nucleo vobarnese viene riconosciuto dalla presidenza nazionale come primo nucleo di volontariato ANC operante nella pubblica sanità con ambulanze proprie, assumendo la denominazione di “Volontari Ambulanza A.N.C. Vobarno”
Il personale volontario qualificato è di circa 200 unità appartenenti alle varie sezioni ANC di Vobarno, Salo’, Maderno, Gavardo, Leno, Carpenedolo e Aquafredda.




martedì 18 settembre 2018

benvenuto a Segrate Mario Del Deo



Segrate, 18 settembre 2018
Tutti i soci di ANC Segrate esprimono un caloroso benvenuto al luogotenente c.s. Mario Del Deo, da oggi nuovo comandante dei Carabinieri di Segrate.
Fin dal primo incontro, il nuovo ed energico comandante ci ha ricordato che "chi è stato carabiniere rimane carabiniere per sempre", quindi ci ha preavvisati con la massima schiettezza che ricorrerà spesso e volontieri al nostro aiuto, a partire dalle necessarie opere di manutenzione per i due edifici della vecchia e della nuova caserma di Segrate.

Il nostro presidente Luca Sirtori gli ha confermato che avrà da subito la nostra piena collaborazione. Ci sono bastati pochi minuti di dialogo con il nuovo comandante per capire che si tratta di un uomo che osa chiedere molto solo perché lui per primo è disposto a dare molto, senza compromessi e con una fede profonda e convinta in tutti i valori dell'Arma.



Mario Del Deo è cresciuto tra Saronno e Varese, dove ha compiuto i suoi studi fino al diploma.  Nel 1979 è entrato nell’Arma come allievo carabiniere effettivo. Una volta giunto al grado di maresciallo, nel 1981 è diventato vice comandante della stazione di Milano-Moscova e ha ricoperto lo stesso incarico nel 1983 a Malnate (VA). Dal 2008 era stato comandante a Morbegno (SO), all'inizio della Valtellina.
Ha operato anche nell'ambito di missioni internazionali nell’ambito dei contingenti della Nato: nel 2003 come comandante di plotone a Sarajevo in Bosnia e nel 2004 con un incarico di stato maggiore a Митровица (Mitrovica), nella provincia più problematica del Kosovo settentrionale.



giovedì 13 settembre 2018

un saluto a Luigi Ricciardi

 
Segrate, 13 settembre 2018
Il luogotenente c.s.  Luigi Ricciardi, per ben 21 anni comandante della stazione dei Carabinieri di Segrate, ha deciso di rinviare il suo collocamento in quiescienza e continuare a lavorare per l'Arma in un nuovo comando, oltre il confine nazionale.
Durante la sua permanenza a Segrate ha sempre mantenuto il controllo dei suoi sottoposti e del territorio, mantenedo sempre un comportamente estremamente riservato con gli estranei.
Rimane invece a Segrate il suo vice-comandante, mar. magg. Pasquale Sgura.


 
ANC Segrate gli augura di riuscire a esprimere le sue doti anche nella problematica realtà del suo nuovo comando.

venerdì 17 agosto 2018

prevenzione possibile, statistiche impossibili


Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera a Genova è l’ennesima tragedia - inaccettabile - in una nazione dove ancora oggi troppa poca attenzione si dedica alla prevenzione.

Negli ultimi cinque anni in Italia sono crollati cinque ponti. Ricordiamo il crollo di un viadotto della tangenziale di Fossano, il 18 aprile 2017, che solo per miracolo non costò la vita ai Carabinieri che si trovavano lì sotto per dei controlli alla viabilità 


avvertimento di fatto ignorato


Le statistiche dei comandi provinciali dei Carabinieri ci dicono quanti crimini sono avvenuti, quanti arresti sono stati compiuti.
Le statistiche non possono però riportare i risultati dell’opera di prevenzione, che è la più importante per evitare tragedie e ingiustizie.


I volontari di ANC non possono operare arresti, però - nell’ottica della prevenzione - la loro presenza attiva sul territorio ha un valore di deterrenza solo di poco inferiore a quello della pattuglia dei nostri amici Carabinieri in servizio.


Come calcolare quanti crimini sono state evitati grazie a un attento pattugliamento del territorio ?  Quante tragedie hanno evitato i nostri volontari che si sono attivati dopo aver ascoltato le segnalazioni e i problemi della popolazione ?

Prevenzione non significa solo controllare la tenuta dei ponti, significa essere sempre vigili, mantenere il controllo del territorio, individuare i pericoli incombenti, aver pronti i piani per fronteggiare ogni genere di emergenza.

martedì 29 maggio 2018

cordoglio per il lutto prematuro di un servitore dello Stato

Ciro De Tommaso, tra il fratello Aldo e il gen. Del Sette

Martedì 29 maggio 2018 - La sezione ANC di Segrate esprime il suo profondo cordoglio per la prematura scomparsa del Cavaliere della Repubblica Ciro De Tommaso, fratello maggiore del nostro amico mar. magg. Aldo De Tommaso.
Seguendo la tradizione di famiglia, per tutta la sua vita Ciro de Tommaso ha servito fedelmente e con impegno lo Stato, negli ultimi anni soprattutto all'estero. E' deceduto a Parigi in seguito a grave malattia.


Vedi anche articolo del 2016 sulle commemorazioni alla Magliana:


http://ancpioltello.blogspot.com/2016/09/episodio-glorioso-in-un-giorno.html





lunedì 28 maggio 2018

passando per Novegro

lgt Piergiuseppe Palmeri

Lunedì 28.05.2018 - Stamattina alle 10:30 una pattuglia dei carabinieri di Cernusco sul Naviglio stava accompagnando un testimone al Tribunale di Milano transitando per Novegro.
Poco davanti uno scooter è scivolato e i due passeggeri sono caduti sulla strada.

I due colleghi sono immediatamente scesi dall'auto per prestare soccorso. Il passeggero si è immediatamente allontanato a piedi verso Milano. 
Il conducente, invece, si è rialzato, ha estratto una pistola Beretta calibroo 7,65
e ha minacciato entrambi i due uomini in uniforme, puntando l’arma al petto del carabiniere che guidava l'auto di servizio.

Il malvivente non si aspettava certo la pronta reazione del capo-pattuglia, il luogotenente Piergiuseppe Palmeri che, con sangue freddo e prontezza, si è gettato sull'uomo che li minacciava riuscendo a immobilizzarlo evitando una sparatoria. Non si trattava di una pistola a salve ma di un arma vera
con matricola abrasa, con colpo in canna e sei cartucce nel caricatore.

Sul posto sono giunti subito dopo anche i militari della stazione di Segrate e gli uomini del NORM dei San Donato. L'arrestato è stato identificato come un 59enne con precedenti, originario della provincia di Foggia. Sullo scooter, un Piaggio rubato a Milano in 4 maggio scorso, sono stati recuperati 12 cartucce in due involucri schermati con carta stagnola. Il complice non è ancora stato rintracciato. Probabilmente i due passeggeri dello scooter stavano recandosi a fare una rapina.

Dopo aver conseguito il diploma di perito in costruzioni aeronautiche, Palmeri decise di entrare nell’Arma come ausiliario. Il luogotenente Palmeri comanda da anni la stazione di Cernusco sul Naviglio; in precedenza aveva prestato servizio con il grado di maresciallo capo a Cologno Monzese.
Il 4 gennaio del 2000 anche a Cologno Monzese aveva dimostrato prontezza e sangue freddo in un azione che è stata successivamente premiata con la medaglia di bronzo al valor civile.

Ecco il testo della motivazione: "Con generoso slancio e sprezzo del pericolo, interveniva in un'abitazione ove uno psicolabile aveva provocato un incendio e, nonostante le fiamme e il denso fumo, riusciva a porre in salvo cinque persone in imminente pericolo. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed elevato senso del dovere".


domenica 22 aprile 2018

raduno nazionale 2018 a Verona



Uomini di ANC Segrate hanno partecipato al 24esimo raduno nazionale di ANC a Verona, sia durante la fase di accoglienza dei partecipanti sia per la sfilata finale di domenica 22 aprile.

accanto all'Arena


con gli amici di Brugherio



Il Comandante Generale Giovanni Nistri parla al 24esimo raduno di Verona:  " L'Arma dei Carabinieri è questo, un gruppo di persone che vuole bene agli italiani, che vuole bene alla verità e che cerca di fare quanto in suo potere per rendere la nostra bella e amata patria la più serena e la più vivibile possibile."

Il generale Libero Lo Sardo, presidente di ANC, a Verona ha ribadito che: "continuiamo a servire gli italiani e la patria come facevamo prima".




La banda musicale dell'Arma diretta dal col. Massimo Martinelli, nel filmato sotto si esibisce nel Nabucco di Verdi durante il concerto serale all'Arena:

mercoledì 14 febbraio 2018

primo intervento pubblico


Primo intervento pubblico del neo Comandante Generale

14 febbraio 2018  -  In occasione dell'inaugurazione dell’anno accademico della Scuola ufficiali dei Carabinieri, a Roma, abbiamo assistito al primo intervento pubblico del nuovo comandante dell’Arma, generale Giovanni Nistri.

Il generale ha parlato della percezione di sicurezza tra i cittadini, condizionata “dalle insidie del terrorismo e della criminalità di strada”, denunciando poi “una gratuita aggressività che dilaga in tutti gli ambienti sociali; persino la famiglia appare meno attrezzata a mitigare la conflittualità”.
 

Riguardo l'operatività dell'Arma, oltre alle 3507 unità arruolate nel 2017 e alle 2155 previste nel prossimo quinquennio, Nistri ha citato il potenziamento del Ros a Foggia e Catanzaro e l’imminente costituzione dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Puglia”, che sarà basato nell'aeroporto militare di Amendola (tra Foggia e Manfredonia).  Questo reparto si aggiunge a quelli dei Cacciatori di Calabria, Sicilia e Sardegna e conferma la maggiore attenzione alle province della Puglia dopo i recenti gravi episodi di criminalità organizzata.

Nistri ha voluto citare anche i mille militari dell'Arma impegnati in missioni all'estero e in particolare i carabinieri a tutela delle sedi diplomatiche nazionali, prerogativa istituzionale dei Carabinieri.
 
Siccome “la sicurezza non ha prezzo, ma ha un costo”, il Comandante Generale ha dovuto precisare che siamo ancora in un periodo di tagli e risparmi, anche attraverso il piano di razionalizzazione dei presidi con il Dipartimento di PS, a Roma e in altre 13 città metropolitane. Ha quindi confermato la concentrazione della Polizia nelle città e dei Carabinieri fuori dalle aree urbane, come prevista dalla riforma del ministro Madia.

"La complessità della situazione" - ha spiegato il generale Nistri - "sollecita l'Arma a verificare costantemente le proprie capacità, trovando solido ancoraggio nella capillarità del dispositivo territoriale, nelle scelte di specializzazione e nella coordinata sinergia con le altre Forze di polizia".

In conclusione il generale Nistri ha voluto ripetere ai giovani Ufficiali Allievi il concetto di responsabilità individuale e collettiva che aveva già espresso il mese scorso: “se c’è un impegno che riassume tutta la missione del Carabiniere, questo impegno è alimentare la fiducia nello Stato (...) l’Arma custodisce la fiducia degli Italiani, perché vi corrisponde con l’esemplarità della condotta ... ciascuno di voi, in ogni realtà, in ogni circostanza, impersonerà tutto questo, rappresentando molto più di sé stesso”.
 

lunedì 5 febbraio 2018

coltelli da sushi


Nel fotogramma sopra: i due rapinatori sono di spalle, con giubbotti neri. Uno punta la pistola al gestore, senza riuscire a intimorirlo.

Segrate, 5 febbraio 2018.
Stanotte alle 23:44 rapina al Sushi Fuel (Fuel Café) di Via Cassanese 177: due ristoratori trentenni cinesi feriti da colpi di pistola, arrestati i due malviventi, feriti da coltellate.



Il bar Fuel Café, che si trova accanto alla stazione di servizio IP tra il Villaggio Ambrosiano e Rovagnasco, poco prima dell'orario di chiusura è stato al centro di una movimentata rapina, interamente ripresa dalle telecamere del locale.

Sul posto sono accorsi subito i Carabinieri della vicinissima stazione di Segrate e i militari del NORM di San Donato Milanese. Poche ore erano sul posto anche i tecnici del RIS di Parma, che hanno prelevato tre bossoli di pistola.



I due rapinatori, pregiudicati italiani di 38 e 39 anni, entrambi residenti in zona, erano riusciti a fuggire con il registratore di cassa del bar, contenente circa 3mila euro in contanti. Avevano il volto parzialmente nascosto da parrucche ed erano armati di un revolver con canna da 2 pollici e di una pistola modificata artigianalmente. 


le armi sequestrate

Il ristoratore 33enne di origine cinese, che si era battuto con coraggio brandendo con la mano sinistra un coltello da sushi, è stato colpito da tre proiettili, al torace, al sedere e di striscio al volto. Un'ambulanza l'ha subito portato al vicino ospedale San Raffale; non è in pericolo di vita.



La caccia ai due rapinatori feriti dura poche ore. Attorno alle 3 di notte il 38enne viene notato accasciato a terra in Via Amendola a Rovagnasco (vedi mappa sotto), un ambulanza lo trasporta alla Clinica Città Studi dove i Carabinieri lo arrestano.



In mattinata il complice viene individuato in Via Olgettina (presso l'AMSA dove lavora come netturbino) e trasportato al vicinissimo San Raffaele, con una ferita da taglio alla schiena che è penetrata in profondità nel polmone.




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Secondo i dati della Prefettura di Milano, nel 2017 nel territorio di Segrate sono state commesse 14 rapine.

clicca per ingrandire




mercoledì 31 gennaio 2018

chiesti 15 anni per il generale


riportiamo un articolo di Massimo Bordin del 27 gennaio 2018

 

Chiesti 15 anni per il generale Mario Mori, servitore dello Stato

Più che la pesantezza della pena richiesta dalla procura di Palermo per Mario Mori, a far riflettere è il giudizio della pubblica accusa


Può colpire la pesantezza della pena, 15 anni di reclusione, appena uno in meno di quelli richiesti per Leoluca Bagarella, feroce pluriassassino oltre che capomafia, ma quello che deve fare davvero riflettere nella richiesta della procura di Palermo nei confronti del generale Mario Mori è il giudizio che la pubblica accusa ha fissato, nella sua fluviale requisitoria, a proposito della più importante operazione guidata dall’allora capo operativo del Ros dei Carabinieri.

La cattura di Riina, ovvero la risposta dello Stato alla sfida sanguinaria delle stragi di Capaci e via D’Amelio, diventa nella narrazione dei magistrati palermitani “una tessera di un puzzle che gronda sangue”, un pilastro di una costruzione infame. Questo ha detto ieri, nella sua conclusione il procuratore aggiunto Vittorio Teresi, questo ha articolato nel suo ultimo intervento il pm Antonino Di Matteo.

L’arresto del capo dei corleonesi diventa una vittoria della mafia, un passaggio decisivo di una trama ordita dai criminali in combutta con lo Stato, un remake del caso del bandito Giuliano come se da allora nulla fosse cambiato nella storia del nostro paese e nei rapporti fra mafia e politica.

Una ricostruzione storicamente assurda e giudiziariamente temeraria, visto che per affermarla in sentenza si dovrebbero ribaltare cinque sentenze che l’hanno smentita nei suoi punti chiave.
E’ improbabile che si arrivi a un esito del genere ma è innegabile che sarebbe figlio dei tempi che stiamo vivendo, uno zeitgeist che gli iniziatori della inchiesta, i pm Antonio Ingroia e Roberto Scarpinato, hanno contribuito a costruire nel corso degli anni. Un complicato escamotage procedurale fa sì che a giudicare sia, insieme ai togati, una giuria popolare che potrebbe incarnare lo spirito del tempo a dispetto delle risultanze processuali che nulla hanno portato alle tesi dell’accusa.  E’ l’unico rischio che corre la difesa.

fonte: www.ilfoglio.it


Vedi anche:
articolo del 2014 sul generale Mario Mori