ANC Segrate

Associazione Nazionale Carabinieri
sezione di Segrate (MI)
email: anc.segrate@gmail.com

giovedì 8 gennaio 2015

i fori nel parabrezza


Nella foto sopra, il parabrezza della Renault di servizio della polizia francese, crivellato dai colpi esplosi dagli AK-47 di due terroristi.
Se il fatto fosse successo in Italia, il parabrezza della Fiat Punto dei Carabinieri sarebbe stato perforato allo stesso modo e noi saremmo poi andati al funerale, con le bandiere listate a lutto, a piangere due nostri amici.

Possiamo evitare simili tragedie?

 
Dotare le auto di servizio di vetri anti-proiettile costerebbe troppo e non ci sono soldi.
Nello stesso tempo non mi sembra giusto pretendere il martirio dagli uomini delle nostre forze dell'ordine per poi considerarli eroi solo perché si sono trovati nel posto sbagliato nel momento sbagliato.


Nella foto sopra  Franck Brinsolaro, brigadiere 49enne (di origine italiana), uno dei due poliziotti francesi uccisi nel primo attacco. Che qualcosa di brutto potesse incombere Brisolaro lo sapeva. Lo aveva intuito. Dopo un’ennesima vignetta dissacrante di Charb, il poliziotto aveva detto: "può succedere un giorno o l’altro". Ma per un poliziotto il dovere viene prima di tutto. 

Terroristi e criminali in genere godono approfittano dell'effetto-sorpresa, sfruttano il vantaggio di avere loro l'iniziativa. In casi come la strage di ieri a Parigi, godono anche di armi da fuoco più potenti di quelle normalmente in dotazione alle forze dell'ordine.

Dobbiamo quindi rassegnarci a "sperare in bene", magari recitando un fatalistico "inshallah"? Non sappiamo che le nostre fontiere sono un colabrodo?  Dobbiamo continuare a "chiudere la stalla quando i buoi sono scappati" e a mettere inferriate alle finestre di case già svaligiate?  Dobbiamo far finta di non sapere che il perdurare della crisi economica porterà a tensioni e disordini crescenti?  Lo sapevate che Fatima Az Zahrà,  l'unica donna islamica italiana indicata come pericolosa del ministro Alfano, viveva nella nostra zona, a Inzago ?

  Un primo passo da fare è ovviamente quello di migliorare le attività di prevenzione, di conoscenza e controllo del territorio e dei suoi abitanti, tenendo sempre gli occhi ben aperti. I due presunti terroristi di Parigi erano ben noti alle forze dell'ordine e il loro obiettivo era prevedibile, però nessuno ha giocato d'anticipo.
L'attività di prevenzione, che il vero compito primario delle forze di polizia, può essere incrementata e migliorata con l'aiuto di tutti, compresi i normali cittadini.


Parliamone.

      M. R.

 






Nessun commento:

Posta un commento