ANC Segrate

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giovedì 26 giugno 2014

primavera 2014, le ronde a Roma

 
Giuseppe Pecoraro, prefetto di Roma,  ha dichiarato in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero: “Le ronde a Roma non servono, c’è lo Stato a garantire sicurezza”.
Il rappresentante del Governo nella Capitale ha pure annunciato che, tutti quei cittadini che organizzeranno ronde non autorizzate, saranno perseguiti a norma di legge. 


A Roma la microcriminalità fa paura, comincia ad essere troppo pesante il bilancio delle rapine sfociate spesso in omicidi, legate maggiormente al commercio della droga, ma anche al disagio sociale causato dalla crisi economica e dall’assenza di lavoro.

La gente ha timore, anche perché se prima certi episodi erano circoscritti alla periferia, adesso anche quei quartieri considerati “isole felici” sono a rischio. E così i cittadini, non sentendosi protetti dallo Stato, decidono di ricorrere al “fai da te” ovvero alle ronde, per controllare il territorio e fare da deterrente allo sviluppo della microcriminalità. Che ormai sta diventando un’emergenza.
Il Prefetto evidenzia come oggi sia paradossalmente più facile contrastare la criminalità organizzata piuttosto che il microcrimine, quello appunto che è alla ricerca degli spiccioli indispensabili all’acquisto di droga o alla sopravvivenza. Il piccolo crimine che genera rapine, scippi, furti nelle abitazioni ecc.,i reati che all’atto pratico sono percepiti maggiormente dai cittadini e sono fattore di insicurezza. ( fonte: intelligonews.it )


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ROMA, ronde armate nel quartiere Salario

Si fanno scortare quando tornano a casa oppure quando entrano nel garage. In quei pochi minuti di attesa davanti al portone dove, complice il buio, può succedere davvero di tutto.
Donne sole che hanno paura di rapine e borseggi e cittadini stanchi di appartamenti svaligiati e automobili scassinate negli ultimi tempi hanno deciso di affidarsi alla vigilanza privata per contrastare furti e rapine. Stanchi di essere nel mirino di ladri e delinquenti da qualche tempo vivono così, i residenti di via Comano.
E così novantasei famiglie, che abitano in un elegante complesso immerso nel verde, hanno deciso di autotassarsi per sentirsi più sicuri. "Non se ne poteva proprio più - raccontano - abbiamo iniziato a pagarci i vigilantes prima solo due mesi d’estate e ora tutto l’anno. Era un continuo di furti nelle case, nei garage.
Abbiamo detto basta e così dalla sera alla mattina abbiamo vigilantes con i cani a farci dormire sonno più tranquilli".

Le guardie armate, le ronde notturne non sono però solo una prerogativa degli abitanti del Nuovo Salario. In molti altri quartieri della città, infatti come Parioli, Camilluccia, Fleming o Vigna Clara, i residenti hanno deciso da tempo di sentirsi più sicuri così. «Certo è assurdo - si sfoga Roberto Cardi - pagare per la nostra sicurezza. Ma che dobbiamo fare? La situazione è invivibile».

   fonte: ilmessaggero.it

Nel maggio 2009, in occasione della pubblicazione del DDL sulla sicurezza, il prefetto Pecoraro aveva dichiarato: "E' lo stato che decide come utilizzare le forze, saranno sicuramente impiegati uomini che hanno già una conoscenza precisa delle regole. In questo caso – continua Pecoraro – le ronde possono diventare un'opportunità. Le vorremmo usare in alcune zone ed in particolari occasioni: controllare i parchi e le scuole. Saranno utilizzati ex poliziotti ed ex carabinieri che saranno di ausilio alle forze di polizia”.

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