ANC Segrate

Associazione Nazionale Carabinieri
sezione di Segrate (MI)
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giovedì 28 maggio 2015

rientra la minaccia di fusione delle FF.OO.



Nel 2012 i mass-media parlavano delle direttive europee che imponevano di limitare le attività dei Carabinieri solo ai compiti di "polizia militare". L'anno scorso si parlava di accorpamento tra Carabinieri e Guardia di Finanza. Ieri un ministro ha rilasciato una prima dichiarazione in proposito, dove si conferma solo l'accorpamento delle Guardie Forestali con la Polizia di Stato.

Rimangono cinque corpi di polizia, ma gli uffici e i servizi saranno "unificati"

Accorpare le forze di polizia, eliminando le duplicazioni di funzioni per spendere meno e guadagnare in efficienza. È questa "l’operazione rivoluzionaria" che il governo ha in serbo per le forze dell’ordine, contenuta nel ddl di riforma della Pubblica Amministrazione all’esame della Camera. A rivendicarlo è lo stesso ministro per la P.A., Marianna Madia, che ha spiegato alcuni aspetti chiave della riforma in arrivo, tra cui proprio l’intervento sulle forze dell’ordine.

Il risultato però non sarà una forza di polizia unica, sul modello del sindacato auspicato da Renzi: la riforma studiata dal governo sceglie decisamente un approccio moderato. "Oggi i corpi di polizia sono cinque, abbiamo deciso di accorpare - spiega la Madia - tutti i servizi strumentali come gli uffici acquisti, gli uffici legali e altri".
Carabinieri e poliziotti, insomma, non dovrebbero essere fusi tra loro; però si cercherà di far coesistere i corpi senza sovrapposizioni, specializzando maggiormente le funzioni di ognuno.
"Le forze di polizia spesso hanno funzioni uguali, noi abbiamo deciso di non avere più la duplicazione delle funzioni", continua il Ministro, spiegando che oltre all’assorbimento dei servizi strumentali, si prevede anche l’assorbimento "della Forestale in un altro corpo di Polizia". Ma la vera riduzione, sottolinea Madia, sarà al vertice. "Pensiamo che cinque catene di comando siano eccessive, come ha detto il Presidente del Consiglio, non vogliamo più cinque corpi. In particolare prevediamo per il Corpo forestale dello Stato di aumentare la tutela del territorio, ognuno deve avere una propria specialità".



Il ddl dovrebbe arrivare al più tardi per ottobre-novembre. L’impegno per il ministro resta portare a termine il ddl e i decreti attuativi per la fine del 2015.

    Marco Valeri
 

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sabato 16 maggio 2015

Ape d'Oro 2015 ad ANC Segrate

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Stamattina alle ore 11:30 il sindaco Adriano Alessandrini ha consegnato per l'ultima volta l'onorificenza della "Ape d'Oro".
Ha voluto premiare anche l'Associazione Nazionale Carabinieri di Segrate, presente in forze alla cerimonia con oltre 20 soci.

il ns presidente firma l'albo

Alcuni dei nostri volontari presenti alla cerimonia:



La targa conferitaci dall'amministrazione comunale:






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domenica 10 maggio 2015

ANC motociclisti

Gilera Saturno e Guzzi GT Norge
ANC Segrate anche quest'anno ha dato il suo contributo con una numerosa presenza di volontari al successo della storica "festa di San Vittore" nel quartiere di Rovagnasco.

Il corteo delle moto d'epoca, che in mattinata ha attraversato i vari quartieri di Segrate, è stato scortato da due volontari ANC motociclisti, ritratti nella fotografia sopra accanto a una Gilera "Saturno 500" del 1946 e a una rarissima Moto Guzzi GT "Norge" 500 cc del 1929.

In coda alla sfilata la nostra "gazzella" Alfa Romeo 156.

 
festa di San Vittore

Segrate vanta una numerosa comunità di appassionati di moto d'epoca; alcuni di loro hanno compiuto con successo impegnativi restauri di moto famose degli anni '20 e '30.
Nel quartiere di Lavanderie di Segrate, dove un tempo vivevano molti degli operai che costruivano la "Lambretta" Innocenti, le strade più recenti sono state intitolate ai pionieri dell'industria motociclistica italiana.

lgt. Ricciardi e Lambrette d'epoca

mercoledì 6 maggio 2015

antagonisti dormono a Segrate


Cascina Bruciata occupata da una ventina di attivisti del gruppo Pirata Riot Club  

Sono gli antagonisti più volte sgomberati da caserme dismesse, aree industriali e vecchi edifici abbandonati tra Milano e l’hinterland. Dopo lo sgombero avvenuto nelle scorse settimane a Baranzate, dove una cinquantina di attivisti dei Pirata Riot si erano insediati prima di essere allontanati alla vigilia di Expo, lunedì notte sono arrivati a Novegro

Hanno divelto lucchetti e catene della recinzione di Cascina Bruciata, un edificio abbandonato a ridosso di una scuola e di un parco, utilizzato come rifugio di emergenza da balordi e senzatetto.


Gli squatter sono entrati di notte e si sono accampati, portando all’interno dell’area anche tre roulotte per passare la notte.
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine. Ieri mattina il sopralluogo dei carabinieri della compagnia di San Donato e degli agenti della Polizia Locale di Segrate. 


"Ci siamo accorti della loro presenza dai cartelli affissi lungo la recinzione" – spiega il comandante della Polizia Locale di Segrate - "queste persone si definiscono artisti e hanno appeso i loro lavori. Abbiamo immediatamente avviato la procedura per lo sgombero: il sindaco ha firmato un’ordinanza di sgombero per motivi igienico-sanitari e di sicurezza, stiamo aspettando il via libera della Prefettura per poter intervenire. La struttura è fatiscente e soggiornare lì dentro è sicuramente pericoloso".
 

Abbandonata da decenni, la vecchia cascina è di proprietà di un’azienda fallita e attualmente difficilmente rintracciabile.  
La situazione è delicata, soprattutto visto il periodo di Expo e gli avvenimenti successi a Milano. I Pirata Riot sono ormai noti alle forze dell’ordine per le numerose occupazioni abusive messe a segno nelle periferie milanesi, dove gli squatter puntano a vecchie aree dismesse da autogestire.

fonte: "il Giorno"

venerdì 1 maggio 2015

Milano a ferro e fuoco

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Pomeriggio del primo maggio 2015: sia il Corriere della Sera sia il Mattino di Napoli titolano gli eventi: "Milano a Ferro e Fuoco".

Si moltiplicano le polemiche sull'operato delle Forze dell'Ordine che hanno preferito evitare lo scontro diretto con gli antagonisti del "blocco nero".
Alessandro Pansa, capo della Polizia, ha spiegato: "è evidente che chi tira una molotov deve essere arrestato, ma ieri abbiamo valutato che non valeva la pena intervenire e arrestare perché avremmo creato danni ancora più gravi".


i black-bloc avanzano indisturbati

Per l'ennesima volta in nostri amici carabinieri del battaglione Lombardia, dietro ordini espliciti dei dirigenti della Questura di Milano, son dovuti restare fermi e assistere alla devastazione, ricevendo insulti, lanci di pietre e perfino di bottiglie molotov:


Gli uomini del Reparto Mobile della Polizia e del C.I.O. pur essendo già addestrati all'uso dello spray al peperoncino, venerdì non sono stati forniti di questa "arma non letale", han dovuto quindi ricorrere solo al lancio di lacrimogeni per arginare i violenti.
Ricordiamo che l'ordine pubblico è di esclusiva competenza della Polizia di Stato e che in queste occasioni i carabinieri devono sempre obbedire agli ordini di un funzionario di P.S.  (vedi sotto):


ufficiale CC attende ordini da ispettore

il battaglione dietro i blindati

Nell'immagine sotto: Antonio D'Urso, vice-questore a Quarto Oggiaro, a terra in Largo Pagano, preso a bastonate da alcuni antagonisti mentre i fotografi si limitano a riprendere la scena:

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Tra le forze dell'ordine ci sono stati 11 feriti, 7 carabinieri e 4 poliziotti. Pochissimi gli arresti in flagranza.
In Piazza Scala (dove c'erano i personaggi importanti), invece, non è riuscito ad avvicinarsi nemmeno un "antagonista" , guarda caso ...
Il vero motivo dietro la scelta di non intervenire potrebbe essere l'adozione della strategia adottata di recente dalle polizie danese e tedesca: lasciare che i manifestanti distruggano un quartiere in modo che si squalificano da soli davanti all'opinione pubblica.

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Estratto dal comunicato del Cocer Carabinieri del 2/5/2015:

"UNA DEVASTAZIONE ANNUNCIATA"
I delegati del COCER Carabinieri affermano che nessuno risarcirà i cittadini e i feriti delle Forze dell'Ordine che ormai attendono inerti mentre i teppisti, come di consuetudine, vigliaccamente travisati, devastano le città. Mentre un tutore dell'ordine è sempre identificabile, le frange violente si possono togliere gli abiti e rendersi irriconoscibili; potremmo pensare anche per loro a un numero identificativo." (...) "Gli avvenimenti del primo maggio a Milano potrebbero benissimo essere intitolati 'cronaca di una devastazione annunciata' se non addirittura 'storia di ordinaria follia', visto che quanto accaduto era stato chiaramente anticipato da giorni proprio da coloro che poi si sarebbero resi responsabili dello scempio del centro di Milano."

galleria fotografica dal Corsera

galleria fotografica da Tgcom 24


"Quattro Teppistelli" ?








i volti di 8 dei 10 arrestati