ANC Segrate

Associazione Nazionale Carabinieri
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lunedì 16 giugno 2014

a protezione dei pendolari


Segrate: i pendolari promuovono le ronde dei volontari 

da "il Giorno":
I viaggiatori sono soddisfatti. L'esperimento criticato in tante città qui ha funzionato:
stazione iper-vigilata e passeggeri sicuri grazie ai volontari.

Segrate, dal 15 ottobre 2010 - Trenta angeli custodi al fianco dei pendolari, in servizio nelle ore serali per tenere la criminalità fuori dai cancelli della stazione. Ogni sera, dalle 18 alle 21, una task force di volontari aiuta i viaggiatori della Passane Ferroviario a sentirsi più sicuri, con un occhio vigile puntato sulle banchine ferroviarie, l’area di sosta degli autobus e il parcheggio situato di fronte alla stazione di Segrate. Protagonisti di questa esperienza pilota, rimasta unica su tutto il territorio, sono i militari in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri (Anc). Dodici mesi dopo l’avvio del programma sicurezza, emerge un bilancio assolutamente positivo.
"La gente apprezza il nostro lavoro - spiega Alvise Gorla, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Segrate. Quando la sera i pendolari arrivano alla stazione dopo una giornata di lavoro, trovano sempre dei nostri volontari pronti ad aspettarli. Le persone si sentono più tranquille, perché sanno di poter contare su di noi". Il progetto, che è partito in modo sperimentale nell’ottobre del 2009, ha migliorato la situazione in una zona isolata e senza punti di riferimento. Solo cantieri aperti e degrado.
 "La nostra presenza fa da deterrente ai malintenzionati - continua Gorla - il nostro lavoro quotidiano aiuta la gente a sentirsi protetta  (...)  e i malviventi sanno che i nostri volontari hanno il controllo totale della situazione".

articolo completo su: www.ilgiorno.it


vedi anche: abbiamo ritrovato machete da 50 cm

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A Firenze, invece:

"La stazione di Santa Maria Novella a Firenze è ostaggio di una cinquantina di rom che sostano dalla mattina alla sera sulle banchine degli Eurostar e di NTV (Italo, per intenderci) in cerca del «pollo da spennare». E non appena il treno apre le porte, eccoli salire a bordo in gruppi di tre o quattro, adocchiare portafogli e borse, agguantarli e, con scatto felino, correre via con il malloppo. I turisti sono esasperati, i ferrovieri anche. E alcuni agenti della polizia ferroviaria, stressati dalla situazione, hanno perfino chiesto il trasferimento. In otto controllano tutta la stazione, davvero pochi per arginare quella che si è trasformata in una cancrena: «Per tenere d’occhio i nomadi siamo costretti a tralasciare servizi di controllo molto più importanti, come sullo spaccio e sui furti, che sono aumentati a dismisura», raccontano alcuni poliziotti mentre, per l’ennesima volta, cercano di allontanare i rom dai binari. 
Tutto inutile: viene annunciato il treno in arrivo da Roma e diretto a Venezia, e allora eccoli di nuovo spostarsi, correre verso i binari, assaltare i viaggiatori, rispondere a muso duro ai capitreno, spesso e volentieri, oggetto anche di violenze. Com’è accaduto venerdì scorso, quando è dovuta intervenire perfino un’ambulanza del 118: dopo aver cercato di far scendere dall’Eurostar cinque rom, il dipendente delle ferrovie è stato accerchiato, spintonato e preso per il bavero. Per il capotreno, cinque giorni di prognosi e uno spavento non da poco. O come due settimane fa, quando un’altra dipendente di FS si è presa un bel calcione nel sedere perché aveva cercato di aiutare una turista a caricare sul treno le sue borse

Nei mesi scorsi il questore di Firenze Raffaele Micillo, per liberare Santa Maria Novella da mendicanti, nomadi e ubriachi, aveva dato il via a un’operazione interforze che impegnava un centinaio tra carabinieri, finanzieri, forestali, vigili urbani e poliziotti. E per un po’ è sembrato che il problema fosse stato risolto, per poi tornare più virulento di prima nel momento esatto in cui le forze dell’ordine hanno abbandonato la stazione".

 4 giugno 2014 

articolo completo sul Corriere Fiorentino

vedi anche: www.ilgiornale.it 

 ANC Firenze


l'ex sindaco Renzi
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Roma, stazione Termini, viaggiatori indifesi in balia delle bande di borseggiatrici

(dal Corriere della Sera)

ROMA - Ore 7 del mattino di venerdì. La stazione Termini comincia a prendere vita. Ti guardi in giro, provi una strana sensazione. Sì, proprio così. Nemmeno un poliziotto né un carabiniere. Meno che mai un’auto di una forza dell’ordine. La prova è in quel gruppetto di otto-dieci giovanissime ragazze in jeans, maglietta, ben pettinate. Parlano tra loro in una lingua indecifrabile, ma è facile immaginare la provenienza. Sono le nuove modalità della delinquenza organizzata: non spaventare i turisti con un aspetto sporco e malmesso. Arriva un gruppo di giapponesi. Il nugolo si avvicina, comincia ad afferrare i bagagli a mano e i carrelli, parlando frammenti di inglese e sorridendo, giocando la carta della confusione. I turisti capiscono, quasi fuggono. Lo stesso succede con altri stranieri, probabilmente russi, che accelerano il passo.  

Un ragazzo molto giovane, alto, di colore (americano?) ha l’aria smarrita davanti al bancomat. Lo circondano in quattro, gli prendono la carta di credito sempre col sorriso, lui è disorientato. Scatta la solidarietà tra i passanti. In inglese gli gridano: «Pay attention!», fai attenzione. Le ragazze si girano, urlando furiose in un italiano incerto: «Pensa i fatti tuoi, capito?». L’assenza di divise regala coraggio. Si muovono in tre-quattro verso chi ha sventato il furto. Laggiù una passeggera non giovane ha ceduto, due ragazzine hanno già la sua borsa in mano. Ecco il treno per Milano, ci sono altre ragazze«aiutate» da robusti coetanei. Anche oltre i varchi, non un poliziotto né un addetto alla vigilanza, meno che mai le transenne per vietare l’ingresso a chi non ha il biglietto. 


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